“21 settembre. Fuori dalla finestra un paio di aerei decollati dalla vicina base di Pratica di Mare fanno evoluzioni e sforbiciate sopra il giallo dei palazzoni popolari, passano sopra il serbatoio dell’acqua proprio davanti alla finestra della classe e tornano verso Torvaianica, verso il mare che sta laggiù, dietro un tratto di campagna ciancicata dalle ruspe, da una giostrina ambulante e, infine, dal mercato settimanale che ogni sabato pianta le sue bancarelle davanti al cancello della scuola per vendere abiti di acrilico e mozzarelle di bufala.
Poi la lavagna, dove qualcuno ha scritto “Welcome” e qualcun altro “Che palle!”. E la mappa dell’Europa, in cui compaiono ancora la Jugoslavia e l’Urss. Chissà quando ci saranno i soldi per poterle cambiare. Un computer in ogni classe! L’informatica nelle scuole! E abbiamo ancora l’Urss appiccicata al muro… E poi i cartelloni con gli imperatori di Roma: Giulio Cesare, Ottaviano…, lasciati dallo scorso anno. Le ragazzine hanno il seno un po’ più pronunciato, i ragazzini qualche pedicello in più sulle guance. Ma il resto è così come l’avevo lasciato: le zeppe, le Tod’s, gli Swatch, gli Invicta, e le Pilot, e le agende Smemoranda, e le facce di Ligabue, di Nek, che digrignano i denti dalle foderine dei quaderni.
Ricominciamo.”
“Registro di classe” di Sandro Onofri
Ps: quanto tempo senza tempo in questo intuitivo e appassionato diario di professore… Era il 2000. Molte cose sono cambiate, ma la riapertura del registro di classe all’inizio di un nuovo anno scolastico è uno di quei frutti che maturano comunque. Nonostante la siccità.
Buon inizio, mia cara. E speriamo che continui sempre meglio.
Un abbraccio.
Ma quanto è bello quel raccontino, sopratutto il particolare delle carte geografiche, che lo rende ancora più verosimile!
Dell’inizio dell’anno scolastico, che anche qui in Veneto è oggi, io nemmeno mi accorgo, da quando non uso più il mezzo pubblico ed a casa non ho più figli interessati (l’ultimo fa l’università, che non fa regola come tempi).
Però un pensiero affettuoso non riesco a non averlo per i più piccolini, quelli che iniziano per la prima volta!
Allora buon inizio anche a te cara Ester, ti lascio un abbraccio di incoraggiamento!
Sì, è vero, sono cambiate molte cose ma……..non in meglio.
Sarà il contorno socioeconomico, sarà il graduale ma inesorabile degrado sociopolitico, di cui la scuola si fa specchio ,a rendere ogni anno più difficoltoso l’inizio , con la consapevolezza che il futuro è incerto, precario, un grande punto interrogativo , e che nei banchi spesso sconnessi degli istituti scolastici giovani fanciulli attendono una formazione per il loro domani .Ma quale domani? Eppure dobbiamo crederci e investire le nostre energie in risorse umane , speranza di un radicale cambiamento etico e di pensiero.
Fa male sapere che questo anno inizia all’insegna di seri problemi di edilizia scolastica e che non ci siano fondi per la scuola . Fa male pensare che in Italia la classe politica non abbia ancora capito l’importanza basilare dell’insegnamento.
Buon apertura, comunque, del registro a tutti gli insegnanti , sperando di trovare all’interno nominativi di “frutti” che dovranno maturare .
Meraviglioso questo brano tratto dal libro, splendido modo di scrivere.
Ha suscitato in me nostalgia per la scuola e in particolare per quella scuola.. che ci ha legati, Cara Ester.
Un ringraziamento ad Onofri e buon inizio di Anno Scolastico!
Un bacio, Cristiano
@ Cristiano
Sei carino e sensibile, come sempre…
Un bacio a te, Ester.
@ sonia
Ti dico solo che delle due quinte che ho (!), in una sono 25 e nell’altra 29 (!), di cui 5 nuovi (!). Una mia collega ha una quarta di 33 studenti! Neppure l’aria per respirare. Del resto il nostro Provveditore ha detto: “In Piemonte i docenti hanno dimostrato di essere capaci anche con tanti allievi”. Sob!
A presto, Es.
@ Sergio Baldin
Vedo che hai cambiato gravatar, così non vedo più il tuo faccino sorridente…
Un abbraccio, Ester.
@ marisamoles
Buon anno scolastico anche a te. Accorpamenti e classi oltremisura mi stanno deprimendo… Fortuna che in serata ho sentito e visto (!) Alessio Boni in un omaggio ad Alda Merini. Versi bellissimi, soprattutto quelli recitati da lei stessa con materiale registrato.
Un abbraccio, Ester.
Ciao Ester, da me c’è un post anche per te, pensando pure a te!
Che dire? Alessio Boni ricompensa di tutte le amarezze che questo inizio d’anno porta con sé. La mia prima giornata non è stata un granché e non si è conclusa tanto meglio.
Buona notte e sogni d’oro.
Cara es, se è vero ciò che ha detto Cota per quanto riguarda la cifra stanziata per l’edilizia scolastica, deco correggere in tempi reali il mio amaro commento! Che mi consigli?
Con l’occasione un in bocca al lupo a te e a Marisamoles.
Cara Ester, buon inizio di cuore. Chissà perchè il Piemonte in tutti gli ambiti deve essere sempre il “primo della classe”… anche in FS ho sentito espressioni simili a quelle del tuo Provveditore.
Un abbraccio
Ps mi è piaciuto quel brano di Onofri, poi la location mi ha ricordato quando nell’estate dell”80 da Bracciano andavo a Pratica di Mare a guardare le evoluzioni degli aerei… Bei tempi
Ciao
Sono certa che a te, caro Raf, piacerebbero anche altre pagine del “Registro di classe” di Onofri.
Un abbraccio e buon mare. Ester.
@ Sonia
Grazie!
@ Raffaele
Io credo che in tutto il nord si faccia a gara per essere i primi della classe. 😉
Bacio.