Il 5 settembre 1972 a Monaco di Baviera, durante le Olimpiadi, un commando di terroristi di “Settembre Nero” fa irruzione negli alloggi israeliani del villaggio olimpico, uccidendo subito due atleti e prendendo in ostaggio nove membri della squadra olimpica di Israele. Il tentativo di liberazione compiuto dalla polizia tedesca porta alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque fedayyin e di un poliziotto tedesco.
Allora le Olimpiadi non si fermarono. E quest’anno alle Olimpiadi di Londra, nel quarantennale, non è stato previsto alcun momento per commemorare quegli sfortunati atleti. A volte il ricordo, fondamentale per proseguire il cammino, sembra provocare imbarazzo. Silenzioso.
Chissà, forse le olimpiadi di quest’anno saranno state anticipate per evitare coincidenze di ricorrenze, anche perchè le paralimpiadi, ora in corso, hanno un riscontro mediatico minore, anche se, ed è un bel e sorprendente dato di fatto, non certo di pubblico.
Tutto sommato costava così poco un momento di ricordo!
Ma sembra che il mondo d’oggi cerchi il più possibile di rimuovere i ricordi spiacevoli, anche se significativi ed istruttivi!
Un abbraccio cara Ester, serena giornata a te!
Cara Es decisamente provocatorio il “silenzioso imbarazzo”. Non si tratta piuttosto di madornale dimenticanza o ancor meglio ignoranza? giusto per fare una rima! Troppo spesso i tentativi di liberazione hanno creato …effetti collaterali di forte entità umana.
Hai ragione, caro Sergio, il mondo odierno rimuove con facilità, in quanto vive d’effimero, di superficialità, d’immediato. Ma chi non ricorda non è uomo a pieno titolo. La saggezza degli antichi insegna.
Buon autunno, ormai imminente.