“E’ ora!
andiamo!
e sopra
il tavolo, nel mezzo
dell’estate,
il pomodoro,
astro della terra,
stella
ricorrente
e feconda,
ci mostra
le sue circonvoluzioni,
i suoi canali,
l’insigne pienezza
e l’abbondanza
senza ossa,
senza corazza,
senza squame né spine,
ci offre
il dono
del suo colore focoso
e la totalità della sua freschezza.“
Pablo Neruda, da “Ode al pomodoro”.
Mi sembra sia del tutto a proposito!
Sia ha pure l’impressione di accingersi a gustarlo, dopo averlo ammirato!
Però, se torna ancora il caldo caldo, qui ci vorrà l’anguria!
Un bacio, cara Ester, felice e fresca giornata!
Il calor è tornato, cara Es e caro Sergio, quindi ben venga un a fetta di sfiziosa e rinfrescante anguria ma…..ormai lo sapete, eccome che lo sapete, io sottoscrivo ed esalto l’ode al pomodoro di Pablito che di cose belle e buone della vita ne sapeva parecchio, soprattutto dei colori!
I pomodori iniziano a rosseggiare nel mio micro orticello e , quando dal colore bruno della terra resa soffice ogni giorno dalla mano umana, alzo gli occhi al cielo terso del luogo pedemontano in cui sto soggiornando,immagino di trovarmi in qualche assolato lido del meridione , della Sicilia, dove questi doni provvidenziali della terra e della fatica umana spiccano come pianeti mercuriani in mezzo a distese e distese di coltivazioni…. Come è potente la fantasia. Buona giornata, amici. Oggi sul desco un pomodoro tenderà allegra la tavola..