Un omaggio a Pier Paolo Pasolini.
Meglio, un atto d’amore nei confronti di quel Fondo Pasolini, di cui l’anima è sempre stata l’attrice Laura Betti.
Lavorando su quel dedalo di carte, sotto l’occhio tutelare di una bisbetica Betti, Emanuele Trevi “incontra” quasi realmente il poeta friulano.
Insieme a molti suoi misteri. Come quella P del suo ultimo ed incompiuto romanzo “Petrolio”, del 1992. Un anno che sembra segnare una linea d’ombra per il nostro Paese. Con Tangentopoli crollava un sistema, con le stragi di Falcone e Borsellino crollava la speranza.
Ps: fino agli ultimi voti scrutinati ieri sera al Ninfeo di Villa Giulia a Roma sembrava Emanuele Trevi il vincitore del Premio Strega. Ma una manciata di voti finali ha fatto tagliare il traguardo ad Alessandro Piperno col romanzo “Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi”. Da tempo si dice che questo Premio sia “guidato” dalle case editrici, soprattutto da quelle potenti. Un caso la vittoria di “Mondadori” piuttosto che “Ponte alle Grazie”?