Ci sono domeniche in cui l’idea del bucato prende il sopravvento su tutto.
Quell’antica idea di bucato, che sa di lenzuola al vento e odore di buono.
Con i panni stesi a dondolare su ogni altra idea.
E il profumo di Marsiglia a lavare con cura i nostri pensieri.
Che meraviglia il bucato al sole e all’aria che fa sventolare lievi i panni. Si sprigiona un senso di leggerezza , un profumo di tempo antico, il ricordo lontano dei racconti della nonna che da giovane impiegava ore ore al lavatoio di pietra con la schiena ricurva , cantando le canzoni delle lavandaie , ritmate dai tonfi delle lenzuola sbattute sulla pietra …. e poi il rito dello stendere , con i bimbi che giocavano a nascondino tra le bianche distese profumate . … Oggi le macchine hanno eliminato il mal di schiena e sintetizzato i tempi , ma il rito è solo più un surrogato dell’antico lavaggio, privo di ogni emozione.
Viviamo in tutti i campi il tempo della sintesi e della neutralità.
Ma come farebbero le donne che lavorano senza l’ausilio delle macchine ?
Ciao Es , felice bucato ma soprattutto buona domenica!
Anche la mia di domenica è dedicata al bucato, ma purtroppo oggi non mi ritrovo il sapone di marsiglia che, diciamocelo, ha proprio un profumo di fresco e pulito d’altri tempi! 😀