Questa mattina, all’alba, lei era lì. Piena, gigante, più vicina del solito. E come sempre bellissima.
Una Super Luna. Suggestiva, emozionante, primordiale. Un enorme occhio su di noi.
Tale che ho sentito più vibrante del solito quel verso di Leopardi che condensa le domande di tutti noi:
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / Silenziosa luna?“.
Buon giorno amica, ieri sera dal mio terrazzo scorgevo una Luna insolita, talmente vicina,che sembrava un Faro posto ad illuminare questo mondo così grigio, una compagna che vigila su di noi.
Buona domenica Ester
Lucia
Cara Es, augurandoti una buona domenica, ti dico che questo tuo sguardo rivolto alla silenziosa luna mi fa vibrare dentro emozioni che spesso scaturiscono in me quando abbandono la grigia routine e mi lancio in mezzo alla natura , fino a sentirmi parte di lei , percependola dentro le mie corde, non così indifferente come la riteneva Leopardi.
Ieri, nella quiete dopo la tempesta, ho ammirato un arcobaleno spettacolare , antico patto tra il cielo e la terra, conferma di un legame tra uomo e cosmo.
La tua immagine e la tua riflessione mi riportano alla gelida notte stellata trascorsa all’osservatorio di Nus, dove la luna mi ha regalato un momento di estatico bagliore. Come non pensare ai versi del II canto del Paradiso:
in cui Dante trasvola nel primo cielo della luna:
” Parev’a me che nube ne coprisse
lucida, spessa, solida pulita,
quasi adamante che lo sol ferisse.
Per entro sè l’eterna margarita
ne ricevette, com’acqua recepe
raggio di luce permanendo unita.
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Effettivamente il calendario segna luna piena, ma è altra cosa vederla come nella foto che hai proposto tu, che si commenta da sola.
Naturalmente i versi del Leopardi sono sempre straordinari, trasformano anche fenomeni ordinari in qualcosa di suggestivo!
Ciao cara Ester, un affettuoso augurio di buona settimana!
In realtà la luna di questa giorni non è una semplice luna piena. Si parla di superluna per la vicinanza massima tra il nostro satellite e la terra, fenomeno che ce la mostra tanto vicina e bella. Buona settimana anche a te.
A presto, Es.
E’ vero, Ester. E’ questo grande immoto naturale, ingombrante. Così vitale, ma in fondo così sospeso (pensa ad alcuni lunghi affreschi di stasi nei film di Kubrick, al loro muto, quasi neutro e implicito lirismo). Io credo che quello che hai descritto sia lo sguardo sull’Essere in quanto tale, e di rimando, alla sua enigmaticità, che è tutt’una col nostro interrogare. D’un tratto penso… e che non sia Lei a guardare noi? Poi rileggo, l’hai scritto anche tu.