«È questo il fiore del partigiano», o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! «È questo il fiore del partigiano morto per la libertà!» |
Da “Bella ciao”, canto popolare ottocentesco divenuto famoso durante la Resistenza perché idealmente associato al Movimento partigiano italiano.
Mi domando, cara Es, se oggi ci sia ancora qualcuno disposto a sacrificarsi per la libertà. Una festa molto significativa ila ricorrenza del 25 Aprile che segna le nostre radici, quello che oggi siamo. Non dobbiamo mai dimenticarci di coloro che hanno dedicato la loro vita alla patria, che sono morti per il bene più prezioso che l’uomo possiede. Spesso, dal momeno che vedo compromessa la nostra libertà in molte situazioni di vita civile(Un paese veramente libero e civile non deve presentare situazioni di bisogno), temo che ci siamo scordati che la libertà non è un fatto casuale , ma frutto di faticosa conquista.
Sul 25 aprile ho sentito “cose che voi umani”… Possibile che si sappia sempre meno da cosa ci siamo liberati quel lontano 25 aprile?
Un abbraccio, Es.
Condivido il pensiero di Sonia, sopratutto alla luce del sempre minor senso di comunità che si vede, e, per contro, dell’accresciuto personalismo, corporativismo, pensar per se e che tutto il resto vada pure a picco!
Anche se credo pure che ora, a posteriori, venga spesso facile vedere solo aspetti opposti, a proposito di quello che è stato il passato, non sempre e non tutto frutto di trasporto e spontaneità, piuttosto anche con tanta costrizione e con mancanza di alternative.
Credo che sia sempre difficile mettere a confronto epoche storiche differenti, anche perchè noi stessi, nel giudicare oggi, un pò siamo condizionati, come minimo dal senso di sfiducia sempre più diffuso ai giorni nostri.
Ciao Ester e Sonia, buona ripresa dopo la festa!