Si tratta di un matrimonio, tra la semplicità degli ingredienti e la maniacalità dei particolari.
Non si tratta infatti di comune pasta condita col formaggio, ma di un gioco di equilibrismi che dura fino a formare quella crema che è la vera protagonista di questo piatto.
Mentre aspettiamo con impazienza la cottura degli spaghetti, trasformiamo il pecorino romano in cacio grattugiato. Quando gli spaghetti sono al punto giusto (primo step maniacale) scivolano veloci e ancora gocciolanti nella ciotola dove incontrano il cacio. Mantechiamo con qualche cucchiaio (secondo step maniacale) di acqua di cottura il composto, che già è in attesa della pioggia di pepe macinato quanto basta (terzo step maniacale). Solo la presenza di quella crema tanto appetitosa quanto filante segnala che il “matrimonio” è stato “consumato”. E allora tutti a tavola, brindando con un bicchiere di Frascati a questo ghiotto connubio!
La curiosità: anche Goethe sembra aver fatto conoscenza dell’antenato di questo piatto. Nel 1787 infatti, nel suo “Viaggio in Italia“, scrive che a Napoli “i maccheroni si cuociono per lo più semplicemente nell’acqua pura e vi si grattugia sopra del formaggio, che serve ad un tempo di grasso e di condimento“.
Però ora anche la loro vista suscita una maniacale ingordigia…..in un unico step! Ciao e serena giornata cara Ester, un ciao anche a Sonia!
@ Sergio Baldin
Non esagerare, caro Sergio, con gli spaghetti… Anche se ormai questi sono i piatti golosi non costosi ammessi dalla “Dieta Monti”!
Un abbraccio, Ester.
@ sonia
Quanto ha ragione Montalbano quando non vuole essere disturbato dalle parole durante l’incontro col cibo…
A presto, Es.
@ Raffaele
A noi comuni mortali non resta che il cibo (ma non troppo costoso), caro Raffaele…
A presto, Ester.
@ luciabaciocchi
Brava, Lucia! Hai fatto bene a raccomandare a Raffaele moderazione col pepe!
A presto, Es.
Oggi li ho mangiati per pranzo. Devo ammettere che è un piatto molto gustoso.. forse troppo 😦 devo mettermi a dieta sob sob
Ciao
Cara Es, sempre l’acquolina in bocca mi fai venire con le tue prelibate ricette!
La pasta è il mio piatto preferito: ottima quella condita con pomodoro e basilico, ma amo anche le altre varianti. A tutto potrei rinunciare meno ai carboidrati dai variegati formati, nonostante non giochino a favore delle mie forme.
Sai che, leggendo questo succulento post, mi vengono in mente dei fotogrammi della serie dedicata al commissario Montalbano, quando Zingaretti, alle prese con un piatto fumante di trenette condite con aglio e broccoli, aveva la capacità di risvegliare l’appettito anche in ore poco consone al pasto…ma , si sa, un buon piatto di spaghetti va bene a tutte le ore .
In effetti, secondo un’innovativa teoria dietetica la pasta non condita, consumata di prima mattina, ha il potere di sbloccare il metabolismo e di ridurre il peso corporeo. Rinuncio a qualsiasi dolce ma non a connubi così appetitosamente filanti.
Guarda, dopo aver letto questa ricetta, semplice ma a me sconosciuta, vado a comprare del pecorino romano e domani li provo. Il pecorino romano non mi piace molto mangiarlo, però penso che grattugiato sia diverso… e poi giù di pepe…
Ti farò sapere.
Ciao, un abbraccio
Ingredienti semplici, poco tempo e tanto amore, fanno di questo piatto una vera chicca!
Per Raffaele, il pecorino romano va grattugiato a mano e al momento, il pepe con moderazione..
Con simpatia
Lucia