E’ giusto che un Paese civile non faccia nulla per conservare testimonianze scritte di un passaggio duro e oscuro della propria Storia?
Vedere battere all’asta quei fogli “stellati” tristemente famosi come preziosi e monetizzabili francobolli può provocare indifferenza, indignazione, o scardinamento.
Ecco, io mi sono sentita coi “cardini” civili sottosopra, come se non solo la Storia ma anche la sua conservazione fosse appannaggio di una sola parte del mondo, quella ricca.
Che faccia notizia chi si è aggiudicato il “pacchetto”, Marcello Dell’Utri per conto dell’istituzione privata “La Biblioteca del Senato”, è un altro “gioco delle parti”. Il fatto che lo Stato non abbia fatto nulla per aggiudicarselo può fare meno audience, ma non meno riflessione. Che poi la Casa d’Aste Bolaffi l’abbia posto sul mercato passa forse inosservato, ma non senza peccato.
Tornano in mente le parole scritte da Aldo Moro durante la sua prigionia, circa “le responsabilità, che sono ad un tempo individuali e collettive. […] Resta, pur in questo momento supremo, la mia profonda amarezza personale.“