Volete una pausa d’altri tempi, in atmosfere retrò, tra antichi arredi e raffinate boiseries, all’ombra di parole sussurrate e dolcezze d’antan?
“Al Bicerin” è un luogo che permette un viaggio nel tempo, un pomeriggio nell’Ottocento torinese, sosta Doc dopo una passeggiata tranquilla nel Quadrilatero romano, da concludersi al Santuario della Consolata. E proprio nella stessa piazza convivono misticismo e laicità, devozione cristiana e golosità umana.
La scritta e l’ingresso di questo Caffè rimandano a tempi in cui quasi nulla veniva urlato e amplificato. Otto tavolini di marmo su un parquet a spina di pesce ti accolgono in un ambiente che è un vero bonbon: specchi sonnacchiosi, vasi di confetti, maniere antiche nel chiedere e nel porgere.
Qui è d’obbligo ordinare il “bicerin”, divino bicchierino di caffè espresso appena fatto, cioccolata e fresca crema di latte. Un’autentica pausa per i propri sensi, da soli o in compagnia.
In questo minuscolo “salotto” amavano sostare, gustandone le delizie, Puccini e Nietzsche, Gozzano e Calvino, Soldati e Merz, e ciò contribuisce a renderlo un posto speciale, perché le pause di chi pensa profondo lasciano un segno, un’impronta, un’onda…
Ps: “Al Bicerin” non giova a chi predilige la fretta, il rumore, la dieta.