Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for 7 marzo 2012

GIANDUIOTTO: dal piemontese “giandojòt”, indica un tipo di cioccolatino, avvolto in carta dorata o argentata, a forma di spicchio o barchetta rovesciata composto con cioccolata gianduia (impasto di cacao, zucchero e nocciola tonda gentile delle Langhe) prodotta a Torino. E’ considerato il simbolo dolce della città. Il nome deriva dalla famosa maschera popolare torinese, Gianduia (derivante dalla locuzione “Gioann dla doja” ovvero Giovanni del boccale), maschera che, in occasione del Carnevale del 1867, distribuì per la prima volta questi nuovi e golosi cioccolatini al pubblico festante, dando ad essi il proprio nome.

La “pasta Gianduia” nasce nel 1852 da Michele Prochet che, in seguito al Blocco Continentale indetto da Napoleone che rese il cacao un prodotto proibitivo e troppo costoso, decide di unire all’impasto un prodotto locale più economico, la nocciola delle Langhe, la cosiddetta “Tonda gentile” dal gusto deciso e delicato. Ma solo nel 1865 i “Gianduia”, popolarmente chiamati “Gianduiotti”, vengono messi in commercio avvolti in una sottile carta dorata, diventando così i primi cioccolatini incartati. La società dolciaria torinese capostipite nel produrli fu la Caffarel.

Per provare questa golosità tutta torinese un’occasione da non perdere è una visita a “Cioccolatò”, la manifestazione dedicata dalla Città della Mole al cibo degli dei. Lo slogan di quest’anno? “O ci vai o ci sei“. La strada per arrivarci? Seguire la mappa stradale che, nell’immagine simbolo dell’edizione 2012, diventa insolito incarto del Gianduiotto piemontese, facendovi giungere nella piazza del cioccolato, sulle rive del grande fiume.

La curiosità: il gianduiotto era una delle due cose preferite di Torino dall’artista Andy Warhol. Indovinate l’altra…

 

Pubblicità

Read Full Post »