CHIACCHIERE: tipici dolci italiani di carnevale, dalla forma a striscia, a volte manipolata a formare un nodo. Sono fatte con un impasto di farina, burro, zucchero, uova, liquore, impasto che viene fritto o cotto al forno e successivamente spolverato di zucchero a velo.
Le “chiacchiere” hanno una tradizione antica che risale forse a quella delle frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale che nell’antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo di Carnevale.
Come altre preparazioni culinarie italiane, ogni zona firma questo dolce con un nome, così che, regione che vai “chiacchiere” che trovi: frappe, bugie, crostoli, fiocchetti, rosoni, cenci, galàni, cioffe, cunchiell’, stracci, maraviglias, pampuglie, manzole, crogetti, sosole, guanti, lasagne, intrigoni, sfrappole, sprelle, gale, risòle, lattughe, garrulitas.
In attesa delle vostre “chiacchiere”…
A Carnevale frittelle di mele per tutti, ecco una ricetta dolce (senza glutine), preparati a gustare alle feste il dolce tipico di questo periodo dell’ anno………
TEMPO DI PREPARAZIONE:45 minuti
DIFFICOLTA‘:facile
INGREDIENTI PER 6 PERSONE:250 gr. di farina senza glutine, 150 ml latte, 80 gr. di zucchero, 50 gr. di uvetta, 1 limone, 2 uova medie, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 1 cucchiaio di rum, 3 mele, sale, olio di semi per friggere.
PREPARAZIONE:
Metti in ammollo l’uvetta, in acqua tiepida per circa 1 ora, in un recipiente versa la farina e lo zucchero, il lievito e la scorza del limone grattugiata, il rum e una presa di sale, mischia tutti gli ingredienti, aggiungendo il latte, mescola fino ad ottenere una pastella cremosa. Dopo sbuccia le mele, puliscile e tagliale finemente, spruzzale di limone per non farle annerire, uniscile alla pastella con l’uvetta strizzata bene, fai riposare il tuo impasto. In una padella per frittura, scalda abbondante olio per friggere, e con l’aiuto di un cucchiaio, prendi l’impasto e friggi, quando sono ben dorate, tirale fuori dall’olio e mettile ad asciugare su carta assorbente da cucina. Poi sistemale su di un vassoio, per servirle, spolvera con lo zucchero o a velo o granulare a tuo piacere. Servile calde.
Un vero tripudio di sapori e di profumi esala da questa croccante enumerazione delle poliedriche definizioni delle bugie italiane !
“Chiacchiere”, “frappe”, “sfrappole”, voci onomatopeiche che mettono appetito solo a sentilrle pronunciare: una vera “maraviglias”! che stimola il palato e allieta questo giovedì grasso ,che “rompe le regole” dell’ordinaria cucina quotidiana, attentando alla mia già seriamente compromessa linea …Ahimè!
Eppure non si può rinunciare allo scrocchio delle “garrulitas” scambiando qualche “chiacchiera” rigorosamente “innevata” con qualcuno, proprio ora che la neve si sta sciogliendo… lasciando libero corso alle sfilate carnevalesche.
Le mie chiacchiere preferite sono quelle cotte al forno.
Grazie per le istruzioni culinarie! Ciao e buona passeggiata nel paese di Bengodi!
Da me sono i crostoli, mentre verso il veneziano si sentono chiamare galani.
Sai che quelli dell’immagine sono proprio come piacciono a me, mi vien voglia al solo guardarli!
Un pò scuri, perchè ben cotti, e soprattutto non fragili che si rompono in mano, ma con un bel spessore, che danno già l’idea che ne bastano pochi per rimpinzarsi ben bene!
Ciao cara Ester e buon carnevale a te!
Ottimo assistente di cucina, Sergio! Descrivi con realismo godurioso i tuoi crostoli preferiti!
Buon carnevale. Ester.
Cara Tina , con le sue ricette ci sta preparando un lauto pranzo , dalla A alla Z!
Una domanda riguardo le mele: meglio le renette o possono andare bene anche le golden ?
Buon Carnevale ad una vera “golden lady” della cucina!
Buonissime !!!!!!
Da me si chiamano bugie.
Buon pomeriggio,
Luciana
Qui in Umbria si chiamano frappe, rigorosamente fritte e spruzzate di rum e innevate con lo zucchero a velo.
Buon carnevale
Lucia
Cara Sonia, secondo me le mele renette sono l’ideale, ma anche le golden possono andare bene ugualmente….. Un abbraccio e spero a rivederci presto!!
A Cuneo sono le bugie. A me piacciono ripiene di marmellata di albicocche, quest’anno però ho deciso di fare un fioretto e non ne mangerò.
Ciao