A mio papà Sergio, ricordando il giorno della sua “partenza”… Con la voglia di raccontargli quanto accade quaggiù…
“Il grande orologiaio non passa più
e gli orologi li aggiustiamo noi;
adesso costruiamo le macchine,
vedessi, come sono belle, sai;
a volte c’incontriamo sugli argini,
e ci contiamo, e manchi sempre tu…
oh, Sergio non ho tempo di scriverti,
ma d’altra parte non ti ho scritto mai,
oh, sì, di cose qui ne succedono,
ma ci illudiamo d’inventarle noi:
siamo un passaggio di allodole:
con un colpo andiamo giù;
mentre cerchiamo di scegliere
se volare a nord o a sud…
e gli anni indietro, e gli anni Sergio,
e quando c’eri tu…“
Roberto Vecchioni, da “Canzone per Sergio”.