Il nome stesso è emozionante, perché porta con sé il desiderio umano di leggerezza.
Che poi il “volo” avvenga in uno scenario da fiaba quale San Marco di Venezia fa il resto.
E l’atmosfera? Fughe di calli, maschere preziose, riflessi sull’acqua, identità nascoste, canali nebbiosi, costumi storici.
In un tempo a ritroso ti ritrovi in attesa dell’antico omaggio che si portava al Doge, con gli occhi curiosi che puntano al campanile di San Marco.
Con un angelo che, con volo da “astor celestiale”, plana con delicatezza su quel magico salotto che è la Piazza che affaccia su Canal Grande.
Emozione e Tradizione a spasso per la laguna.
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