Che appetitosa compagnia quella del “signore sgranocchiato”!
Il dorato e ricco toast francese ha infatti questo curioso nome, croque monsieur, e appare per la prima volta nel 1910 nel menù di un bistrot parigino. Qualche anno dopo, nel 1918, compare anche nella letteratura, nel romanzo di Marcel Proust “Alla ricerca del tempo perduto”.
Per sapere se siete in presenza di un autentico croque monsieur, dovete essere immediatamente attirati dal suo profumo formaggioso e dal suo aspetto tres charmant. Vi incanterà al primo sguardo seducendovi all’assaggio di sé…
Ma come sempre la preparazione è tutto. Fate assaggiare per qualche istante un po’ di burro a due fette di pan carrè, in una padella. Adagiatele poi su una teglia e farcitele con quanto si aspettano, cioè emmenthal e prosciutto cotto. La fetta superiore è in attesa di besciamella ed emmenthal grattugiato, e quindi è vostro dovere accontentarla… Il forno già caldo è pronto per accoglierle per un quarto d’ora. Per vedere le vostre fette ricoprirsi d’oro qualche minuto ulteriore di grill. Ed ecco la crosticina dorata del vostro Croque Monsieur! Che vuole immediatamente stare in vostra compagnia…
Se servite il vostro Croque Monsieur con un uovo al tegamino l’avrete trasformato in un Croque Madame! Potere trasformista di un semplice uovo…
Spesso, per pranzo o per cena, sono in giro e mi accontento di un toast, ma che tristezza rispetto a quei croque monsieur della tua foto che li azzanneresti solo guardandoli. Stamattina a Breil S.R. mi sa che farò colazione con croque monsieur….:)
Ciao
@ Raffaele
Prima o poi anche tu regalerai a te stesso pause più golose!
A presto, Es.
Ps: a Breil S.R. hai incontrato le “croque monsieur”?
@ Sergio Baldin
Ma perché fare tutto al volo, cibo compreso? Le croque monsieur è un signore d’altri tempi con cui sedersi e farsi compagnia per un tempo goloso…
Un abbraccio, Ester.
@ Tina
Che gran golosità la tua mozzarella in carrozza! Tu sì che te ne intendi di prelibatezze e pause golose. E poi c’è quel nome “in carrozza” che, conoscendomi, sai già che per me è parte stessa della golosità del piatto. La forza e la poesia delle parole. Merci per la ricetta. Ottimo l’accostamento con l’acciuga!
A presto, Ester.
@ Sonia
Tu e Tina siete in collegamento telepatico! Mentre tu pensavi alla “mozzarella in carrozza”, Tina la stava già mettendo in viaggio!
Ester.
@ luciabaciocchi
Grazie Lucia! Penso che la vita si nasconde in queste piccole pieghe…
A presto, Ester.
Purtroppo sono giunto in ritardo e non ho più avuto il tempo per fare colazione…. 😦
Ciao
Molto gustoso, anche solo al vederlo!
Però non penso possa esser mangiato al volo, qui ci vuole il piatto e attenzione ad usare il tovagliolo.
Non nascondo un pò di acquolina in bocca, sebbene la colazione l’abbia già fatta!
Vive Monsieur, mais aussi Madame Croque!
Ciao Ester, una bella giornata per te ed un abbraccio da me!
Cara Ester un’ alternativa alla tua succulenta preparazione potrebbe essere la “mozzarella in carrozza” che è una tipica ricetta campana, molto usata anche nel Lazio. Bisognerebbe dato l’elevato grado nutritivo consumare questa pietanza con moderazione, ma non concedersela ogni tanto, sarebbe davvero un peccato! Che ne dici?
Mozzarella in carrozza
Ingredienti:
400 gr di mozzarella di bufala o fiordilatte
16 fette di pancarrè o pane in cassetta
100 ml di latte
farina q.b.
3 uova
pangrattato q.b.
sale e pepe q.b.
olio per friggere q.b.
Prendete le fette di pane in casetta o di pancarrè ed eliminate i bordi scuri tagliandoli con un coltello affilato. Tagliate le mozzarelle a fette non troppo sottili (fino a 1 cm andrà bene) e disponetele su 8 fette di pancarrè , evitando che fuoriescano dai bordi, poi coprite con le altre restanti 8 fette, e premete.
Tagliate diagonalmente il pane e mozzarella, ottenendo da ognuno di essi due triangolini. Mettete della farina in un piatto e sbattete le 3 uova in una ciotola assieme al latte, al sale e al pepe macinato.
Passate i triangolini prima nella farina, prestando particolarmente attenzione a ricoprire bene anche i bordi laterali, e poi, generosamente nel composto di uova; con questa procedura, si formerà un sigillo che eviterà la fuoriuscita della mozzarella durante la frittura. Poi passateli nel pangrattato. Ripetete la stessa operazione fino a terminare gli ingredienti.
Intanto mettete a scaldare l’olio in una padella sul fuoco (o accendete una friggitrice), e quando sarà bollente, immergetevi i sandwich , facendoli dorare in modo uniforme da ambo i lati. Quando saranno pronti, metteteli a scolare su della carta assorbente e poi serviteli ancora caldi, salandoli in superficie. Potete anche arricchire il ripieno con del prosciutto cotto o con dell’acciuga!!
Un’altra pausa goulose in questi tempi oscuri…
E’ bene tirarci su il morale con i tuoi consigli gastronomici . E sai bene che trovi terreno fertile con me….
Anzi non vedo l’ora di mettermi ai fornelli per preparare questo croque monsieur che mi ricorda la mozzarella in carrozza.
Però qui siamo di fronte ad un piatto francese, ricco, crostoso, adatto a palati che come me adorano il formaggio caldo , filante e il pane croccante che , esalando un profumo sfizioso dal forno, ci immerge nella dimensione epicurea del piacere gastronomico universale , facendo scattare meccanismi inconsci di gusti atavici che ci portiamo nell’anima , dipinge ai nostri occhi immagini di cibi prelibati, risposta concreta nell’immaginario collettivo alla crisi che impone deschi sempre più contadini, sempre meno raffinati ( pasta, patate, polenta…)
Le leccornie raffinate stanno diventando per gli Italiani un vero paese di ….Bengodi!!
Ciao, dimentichiamo i problemi e… dedichiamoci alla cucina .
Buona giornata!
Che brava Ester, come al solito sai trasformare un semplice tost in una sciccheria!!
Con stima e amicizia
Lucia
Solo l’immagine mette l’acquolina in bocca, la descrizione mi riporta a Parigi ma soprattutto mi dà la forza di alzarmi dal divano nella direzione della cucina per preparare qualcosa di buono, forse proprio questa prelibatezza! In definitiva, molto apprezzati i post culinari!
E molto apprezzate le ricette di Tina oltre i post culinari di Es.
Stasera , cara Tina , per cena : mozzarelle in carrozza, seguendo puntualmente la sua ricetta.
Un giorno sarebbe bello consumare insieme ad Es un raffinato… break!
Cara Sonia e cara Ester. quando si tratta di gustare cose buone e soprattutto di fare buone chiacchere, ci sto di sicuro!!
Oddio, questa è una congiura contro il mio colesterolo alto … 😦
Comunque, anche se non la posso mangiare più, adoro la mozzarella in carrozza. Il toast francese non lo conoscevo ma d’altra parte il Piemonte credo abbia una cucina “contaminata” da quella francese”, mentre qui noi abbiamo “contaminazioni” austriache e slovene. Tutte pietanze che attualmente NON posso mangiare. Va be’, andiamo a bere il Danacol quotidiano … mi sa che il colesterolo si alza anche solo pensando ai buoni cibi proibiti.
Suvvia, Marisa…
Ognuno ha i suoi “off limits”… Il mio gluten free ne è un esempio, cara mia.
E tutti noi ci consoliamo coi vari “Danacol” permessi…
A presto, Es.