Questo post me l’ha suggerito, e a ragione, un mio studente. Mi ha detto: “Prof, ma non scrive nulla su Messi? E’ tre volte Pallone d’oro!”.
In effetti Leo Messi è l’unico calciatore, dopo Michel Platini, ad aver conquistato il “Pallone d’oro” per tre volte consecutive. Calciatore argentino, attaccante del Barcellona, la “Pulce”, così soprannominato per la statura, è un autentico talento nel controllo di palla e nell’accelerazione, ma a me di Lionel Messi è rimasta impressa la sua storia.
A dodici anni gli viene diagnosticata una deficienza ormonale, ma le cure sono costose e solo il suo trasferimento in Spagna gli permetterebbe sia un miglioramento fisico che la possibilità di continuare a giocare a pallone. Come spesso accade nella vita anche per Messi è un incontro ad essere fondamentale. E’ il direttore sportivo del Barcellona, Carles Rexach, che vedendo correre Leo sul campo scommette su quel talento. Dal suo trasferimento al Barça la sua ascesa è rapida e presto giunge alla ribalta della scena internazionale, per quel talento unico che esprimono i suoi piedi danzando con il pallone.
Lo racconta in modo magistrale Roberto Saviano: “Vedere Messi significa osservare qualcosa che va oltre il calcio e coincide con la bellezza stessa. Qualcosa di simile a uno slancio, quasi un brivido di consapevolezza, un’epifania che permette a chi è lì, a vederlo sgambettare e giocare con la palla, di non riuscire più a percepire alcuna separazione tra sé e lo spettacolo cui sta assistendo, di confondersi pienamente con ciò che vede, tanto da sentirsi tutt’uno con quel movimento diseguale ma armonico. In questo le giocate di Messi sono paragonabili alle suonate di Arturo Benedetti Michelangeli, ai visi di Raffaello, alla tromba di Chet Baker, alle formule matematiche della teoria dei giochi di John Nash, a tutto ciò che smette di essere suono, materia, colore, e diventa qualcosa che appartiene a ogni elemento, e alla vita stessa. Senza più separazione, distanza. È lì, e non si può vivere senza. E non si è mai vissuti senza, solo che quando si scoprono per la prima volta, quando per la prima volta le si osserva tanto da restarne ipnotizzati, la commozione è inevitabile e non si arriva ad altro che a intuire se stessi. A guardarsi nel proprio fondo“.
Vedendo quella bellezza che, come diceva Dostoevskij, salverà il mondo.
Le parole di Saviano sono un inno all’essenza della bellezza , insita in ogni azione, in ogni opera d’arte che raggiunge la perfezione. Un calciatore che ottiene parole filosofiche quali quelle dello scrittore è decisamente un’opera d’arte calcistica . Il suggerimento del tuo allievo, cara Es, porterà qualcuno come me , lontano dal mondo del calcio, a vivere momenti di.. ipnosi!
Ciao Es, buona settimana!
Brava Ester, hai scritto proprio un bel post. Mentre lo leggevo pensavo a cosa avrei potuto aggiungere che tu non potessi sapere, pensavo alla bella intervista che gli fece anni fa Saviano prima di divenir famoso con Gomorra, invece come una ciliegina sulla torta, conclude il tuo post. Allora direi solo due cose. È fuor di discussione che attualmente sia il miglior giocatore del mondo, ma è anche umanamente una bella persona. Io lo seguo, perchè è il mio calciatore preferito, prima di lui, come calciatore ho amato Maradona, che fuori dal campo però era un disastro…. Ai suoi tempi il Pallone d’oro era riservato ai giocatori europei, altrimenti è indubbio che li avrebbe “sottratti” a Platini.
Ciao, un abbraccio.
@ Raffaele
Grazie Raf! Intuivo che Messi ti piacesse per lo sguardo che hai quando descrivi il mondo…
Un abbraccio a te, Ester.
@ Sergio Baldin
Vedo che oggi ho fatto felice un po’ di ometti… Il calcio ha sempre il suo perché, caro Sergio, perché è metafora di vita, con tutte le sue possibilità e occasioni, fortune e incidenti, accelerazioni e frenate.
Buona settimana a te, Ester.
Ps: spero che tu sia sempre a tuo agio viaggiando sul mio “treno”, altrimenti che piacere è?
@ Edoardo
E bravo Edo, che ormai cita più del “maestro”… Non conoscevo e tu ormai sai quanto sia contenta a scoprire cose nuove, quindi merci!
A presto, Es.
Certo cara Ester che continuo il viaggio, c’è un bel calduccio nel treno, ed io ho anche il compito di controllare i biglietti, non ricordi?
Ma poi, se mi vien sonno, prendo il libro e leggo un pò, magari dando l’impressione di estraniarmi dalle conversazioni in atto!
Questo post non piace solamente a quel tuo studente, ma mette anche me più a mio agio, rispetto ad altri argomenti, dei tanti e vari che tu riesci a proporre.
Per un appassionato di calcio come me Messi dice già molto al solo vederlo in campo, io vorrei solo aggiungere che di lui è anche bella la gioia genuina che esprime al solo giocare, l’esultanza non programmata e recitata, come si vede sempre più spesso, dopo un gol.
Anche forse perchè non potrebbe essere altrimenti, perchè per lui il gol è una cosa molto naturale e pure frequente!
E che nessuno si sogni di accostarlo all’altro suo connazionale pieno di sè, altrettanto osannato (Maradona), che abbiamo visto che fine poco dignitosa ha fatto, non solo nel mondo del calcio!
Ciao cara Ester, un affettuoso buon inizio di settimana!
Bellissimo post.
Volevo farle notare una frase di Andres Iniesta, un altro grande giocatore del Barcellona, che come “la pulce” ci dà delle lezioni di vita oltre che di calcio. Le riporto le parole: “Quando avevo 12 anni mio padre risparmiò tre mesi per comprarmi delle scarpe predator. Ora ho molti soldi, ma ogni volta che guardo quelle scarpe so da dove vengo”. [Andres Iniesta]
Quello che ha scritto Edoardo mi spinge a raccontare due cose su Iniesta, anche se non c’entrano con il post di Ester. Ho dei carissimi amici che vivono a Barcellona da 25 anni e conoscono la sua famiglia. Quando ci siamo rivisti tempo fa mi parlarono appunto di come le abitudini di vita di questa famiglia fossero rimaste sostanzialmente immutate nonostante il successo del figlio e la ricchezza derivante. Solo per dirne una frequentano lo stesso medico e fanno la coda in ambulatorio, come tutti gli altri pazienti. Quindi presumo che abbiano impartito al figlio un’educazione basata su valori importanti. Un altro aneddoto è la storia delle scarpe di Iniesta indossate in occasione della vittoria in semifinale di Champions League nel 2009 e con le quali segnò il gol della vittoria all’ultimo minuto con il Chelsea. Venuti a conoscenza della storia di un bimbo di 6 anni con una grave malattia al cervello e necessitante di cure costose in America, la famiglia inviò in regalo al bimbo queste scarpe che divennero il premio per una specie di lotteria che fruttò 100.000€. Il premio però stranamente non venne mai ritirato e le scarpe vengono tuttora custodite dalla famiglia del bimbo che continua le cure in America con ottimi risultati.
Scusate se sono stato O.T.
Hai fatto bene Raffaele a raccontare quanto sai su Inestia, ha fatto bene a me leggerlo.
A presto, Ester.
Ps1: Cosa vuol dire O.T.? Ottimo Taumaturgo? Ostinato Trovatore?
Ps2: come procede la lettura di Murakami?
@Ester
O.T. Vuol dire off topic ( fuori tema) 🙂
La lettura procede , penso di terminarlo in settimana, poi ti dirò le mie impressioni
Ciao, un abbraccio
Ho scoperto il significato di O.T. oggi in classe da una mia allieva… C’è sempre da imparare! Funzionavano però anche i significati dati da me per te, caro Raffaele… E poi tieni conto che io a volte “faccio la bionda”…
A presto, Es.
Ps: sono curiosa delle tue impressioni su un Murakami che considero Doc.
Raffaele ti devi informare… Cosa avrebbe fatto maradona? Avrebbe vinto al posto di platini? E’ vero che il pallone d’oro era riservato solo agli europei ma in quel periodo michel platini non solo era il piu forte d’Europa ma anche del mondo infatti nel 1984 e 1985 oltre al pallone doro ha vinto anche world soccer player of the year premio che va al piu forte calciatore del mondo!!! Maradona per me non è classificabile in quanto si dopava e quindi non è attendibile!!! Messi senza il barca non sarebbe messi!!! IL piu grande era e resta LE ROI MICHEL PLATINI !!!
Come vedi il tuo commento è stato espunto di alcuni attacchi a Raffaele, che però essendo un viaggiatore (peraltro prezioso) del mio “treno”, non permetto sia attaccato nella forma. Spesso si possono avere posizioni diverse e a volte chi più sa su un argomento può mettere i puntini sulle “i”, ma la forma in cui lo si fa è imprescindibile da quanto dice. E’ un mio vecchio cavallo di battaglia il fatto che la forma sia anche contenuto, quindi su alcuni modi di rivolgersi non transigo. Ecco perché alcune tue parole sono sparite. Oltretutto ne risulti alleggerito e persino più elegante, e le tue parole assumono così maggior peso di contenuto. Confido sul tuo nome, “basta”, che è una garanzia programmatica…
Buon viaggio, Es.
Ps: poche persone ho incontrato nella mia vita così “informate” come Raffaele, ovvero così dentro la “forma”.
hai ragione espress ma non sopporto chi parla senza cognizione di causa come in quel caso ha fatto raffaele!!! Ripeto platini in quei tre 4 anni non era solo il piu forte d’europa bensi del mondo!!! Sfido chiunque che capisca e sappia soprattutto di calcio a contraddirmi!!!!
Cara Ester, potrei sbagliarmi ma presumo che “basta” sia un giovane ragazzo tifoso juventino. Questo farebbe si che la sua ” appassionata” replica sia comprensibile e tutto sommato giustificabile. L’unica cosa che però stona molto nel suo intervento è quando mi intima di informarmi. Senza sapere nulla di me, non dice ” secondo me Platini è stato più bravo di Maradona”, dice che dovrei informarmi come se questa speciale classifica fosse in un certo qual modo certificata e disponibile a chiunque voglia certificare quei valori. Con questo non voglio fare polemiche, ci mancherebbe, nel mio commento sopra ho scritto che ho amato Maradona come calciatore, non certo come persona. Sono sempre stato appassionato di calcio, ma al calcio ho sempre guardato con un occhio particolare, difatti ho sempre apprezzato il talento dei calciatori, dovunque militassero e le squadre che esprimevano un bel gioco. Sono stato un allenatore di calcio con patentino F.I.G.C. ed ho anche seguito un corso biennale al Torino Calcio, per il settore giovanile, ed in questo ambiente mi ero fatto una certa reputazione di competenza. Ritornando a Platini e Maradona, ricordo con piacere tutte le partite alle quali ho assistito. Platini era bravissimo ma aveva la fortuna di giocare in una squadra composta da molti campioni del mondo e fuoriclasse. La Juventus era una squadra molto forte e lui era la ciliegina sulla torta. Maradona arrivò al Napoli in una squadra che ogni anno lottava per non finire in serie B e riuscì in 7 anni a raggiungere risultati incredibili. La droga segnò il suo declino sportivo anticipato e non influì sui suoi successi. Purtroppo se avesse avuto la testa e lo stile di Platini, anche la sua storia sarebbe stata diversa. Nessuno può sapere con certezza se il Pallone d’Oro lo avrebbe sottratto a Platini, io credo di si Ma siamo partiti parlando di Messi e siamo finiti a parlare di Maradona e Platini. Concludo dicendo che quanto ho espresso non è frutto di fede calcistica ma la mia opinione personale, frutto delle mie cognizioni tecniche in materia. Con questo rispetto qualsiasi altra opinione diversa dalla mia.
Un abbraccio e scusa se ho abusato dello spazio sul tuo Blog, ma una replica mi sembrava dovuta.
Ciao
Però, quando si parla di calcio il blog si riscalda, anzi si …surriscalda .
Ciao a tutti !
raffaele è vero che platini aveva in squadra fior di campioni ma anche il napoli scudettato di maradona non scherzava!!! Garella o GIULIANI in porta DE NAPOLI FRANCINI RENICA CRIPPA GIORDANO CARNEVALE FUSI FERRARA BAGNI ALEMAO E INFINE CARECA il piu grande centravanti al mondo in quel periodo !!!! quindi cerchiamo di ridimensionare anche maradona in quanto la prima stagione a napoli nella quale la squadra non aveva ancora tutti questi calciatori il napoli arrivo 8 non andò neanche in coppa uefa!!! Quindi smettiamola di dire che maradona vinceva da solo dai!!!! La squadra argentina con la quale ha vinto il mundial non è vero che era cosi scarsa come si vuol far credere certo non era il brasile ma aveva in squadra calciatori di un certo calibro tipo pumpido, batista ruggeri goigoechea e aveva Valdano che in quei tempi era un centravanti fortissimo infatti giocava nel grande real madrid mica nel lecce!!!! e poi in quel mundial aveva anche una arma segreta in più L’ARBITRO DI ARGENTINA INGHILTERRA,,,,,,,,,e poi per me maradona non è attendibile come prestazioni in quanto si dopava!!! Ritornando ai palloni d’oro che tu dici avrebbe sottratto a platini cio era veramente impossibile in quanto maradona in quelli anni non aveva vinto niente invece la juventus tutto e platini era l’assoluto protagonista infatti la juve senza di lui non avrebbe vinto tutto ciò. Maradona se lo avesse vinto lo avrebbe vinto solo nel 1986 l’anno del mondiale anche perchè dopo uscì il grande mllan degli olandesi infatti nel 1987 il pallone doro lo vinse gullit e poi cominciò l’era van basten!!! Quindi riepilogando maradona avrebbe vinto un solo pallone d’oro!!! Smettiamola di idolatrare un calciatore come maradona che ha fatto sempre come gli pare nel napoli nell’85-86 ha giocato pochissimo per andare ad allenarsi all’acquacetosa per arrivare al massimo al mundial!!! non era mai puntuale agli allenamenti, rientrava dall’argentina quando gli pareva ma dai!!! Solo nel napoli avrebbe potuto giocare in un’altra società sarebbe stato fatto fuori un mese dopo!!! purtroppo siamo abituati ad esaltare le persone sbagliate ai ragazzini parliamo di maradona e di di george best invece di platini o cruyff perciò stiamo andando a rotoli!!!! Ripeto maradona per me non è classificabile eda attendibile calcisticamente in quanto usava doping.
Come vedi sei stato pubblicato, nonostante i tuoi dubbi… Noto che sei tu ad essere molto democratico nei tuoi giudizi alquanto tranchant. Peccato non sentire qualche tuo commento extracalcistico. Comunque sul mio “treno” i viaggiatori portano con sé calma, intelligenza e ironia. E incontrandoci ci sorridiamo…
A presto, Es.
Ps: hai colpito i miei studenti, che mi hanno chiesto se io capissi perché sembri tanto arrabbiato per una questione tanto piccina…
Hai ragione , cara Es, Raffaele è un viaggiatore ricco di esperienze,di interessi, sensibile, informato e molto attento agli aspetti importanti della vita. E’ proprio vero che viaggiare è un grande arricchimento.
Complimenti Raffaele per le tue letture , non so come tu faccia a trovare il tempo…..
Buon viaggio! Sonia.
espress per me platini è il calcio ma un calcio pulito e senza aloni o macchie a differenza di qualcun’altro!!! perciò un po mi scaldo!!! Perchè la gente parla senza cognizione di causa o logica!!!! P:S:W LE ROI MICHEL PLATINI!!!!
Sono davvero curiosa di sentire la tua opinione su altri argomenti.
A presto, Es.
espress ma quanti anni hai? ahahhahahahahah
Dipende molto dalle giornate, dalle persone che incontro, dal tempo atmosferico… Comunque sono abbastanza bambina da amare aquiloni e bolle di sapone, sono alquanto giovane da perdere la testa per la passione e gli ideali, sono abbastanza adulta da lottare con forza e con calma per me stessa e le persone che amo, sono alquanto antica da ricercare spesso il silenzio per ascoltare i suoni di altre frequenze.
A presto, Es.
Caro Basta, questo è un luogo di pace, tranquillità e armonia. Per favore, se posso chiedertelo, manteniamolo tale. Grazie.
E bravo Edoardo! Chiaro, semplice, incisivo. Sei stato assunto nel Servizio “Viaggio senza Stress” di Espress451!
A presto, Es.
Ps: Quanto mi piace chi difende quanto gli piace!
Che risposta intelligente hai dato, cara Es, ironica e sincera.
L’età dell’individuo dipende da molti fattori, ma, in ogni caso, non va quantificata , i numeri sono una questione puramente anagrafica , il tempo vero è quello della nostra anima, del nostro “io” più profondo e indica incessante mutamento, trasformazione , crescita.Non siamo mai quelli di ieri nè quelli di domani.
Ciao.
edoardo cosa intendi per pace e armonia? Io ho espresso un mio parere calcistico piuttosto ovvio oltretutto!!! Quindi non so a cosa tu ti riferisca quando le nomini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!