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Archive for 14 gennaio 2012

Ieri sono stati festeggiati i vent’anni del Telegiornale di Canale 5, rete ammiraglia di Mediaset. A ricordare quell’inizio pionieristico che cambiò il linguaggio dei telegiornali italiani, è stato tra gli altri Clemente Mimun che, con i colleghi Enrico Mentana e Lamberto Sposini, cominciò quell’avventura giornalistica.

C’è un passaggio tra i ricordi di Mimun ad avermi colpito, quello in cui racconta l’immagine che porta con sé di quel nuovo inizio lavorativo: “Non del 13 gennaio. La nascita del Tg5 per me ha un’altra fotografia. Risale a un paio di mesi prima. Sono a casa di Mentana, c’è anche Sposini, e cominciamo a scarabocchiare le linee del nuovo telegiornale. Enrico scrive su un’Olivetti lettera 32, con quel rumore di tasti anni ’70, su un foglio giallo a quadretti, con il figlio primogenito Stefano ancora piccolo che gira per la stanza. È lì che il Tg5 prende forma, in quella scena familiare, con tre amici che stanno cambiando il destino della propria vita. A posteriori tutto appare scontato. Prima no, prima vedi solo ombre e speranze“.

Ecco, quell’immagine di tre amici, non al bar come direbbe Gino Paoli, ma in casa tra fogli e figli, e sogni scritti a macchina, profuma di un tempo antico in cui, anche se nulla appariva scontato, come ricorda Mimun, e si vedevano solo ombre e speranze , sognare era ancora possibile. E lo si faceva. In grande e a colori.

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