L’uno è protagonista assoluto della scena natalizia. L’altro è l’outsider che crea l’atmosfera del Natale.
L’uno è festa piena, come il suo sapore tondo. L’altro è soffusa eleganza, quanto il suo soffice gusto.
L’uno è glassa, canditi, uvetta, e chi più ne ha più ne metta… L’altro è cascata di zucchero e vaniglia, e tutto si fa meraviglia…
Ad ognuno la sua delizia golosa.
Ps: provate ad indovinare la scelta di Es…
Io sono per il Panettone, simbolo assoluto del Natale, mi piace in purezza senza nessuna aggiunte di quelle che vanno tanto di moda, fatto artigialmente dalla mia pasticceria di fiducia e mangiato non prima del 25!!
Un saluto
Lucia
Cara Ester, per l’idea che mi sono fatto di te ed in base agli aggettivi da te usati per descrivere queste due delizie tipiche del Natale, io propenderei per il pandoro!
Personalmente ora preferisco il panettone, mentre una volta ero decisamente più portato a trovare irresistibile il pandoro.
Ma, uno o l’altro, in buona compagnia, vanno benissimo!
Un abbraccio e buon proseguimento di settimana!
Solo il prelibato e ricco panettone insieme al soffice pandoro aprono ufficialmente le porte al Natale, che non sarebbe tale senza questi due gusti unici e raffinati , pur nella loro sostanziale diversità.
Uno , simbolo della ricca Milano, risalirebbe – secondo un racconto – alla corte di Ludovico il Moro : il cuoco Toni accortosi che il dolce preparato per la cena di Natale stava bruciando, rimediò guarnendo il pane con frutta candita e uvetta. Da quel momento il “pan di Toni” diventò il dolce delle feste; l’altro, simbolo di Verona, secondo una tradizione deriverebbe da un antico dolce, a forma di stella, che i Veronesi consumavano a Natale: il “nadalin”.
La sua forma a stella e il suo colore giallo oro esprimono la raffinatezza e la delicatezza di Verona.
Io li amo entrambi ma sempre nella loro ricetta originale, senza farciture.
Credo che il dolce preferito da te, cara Es ,sia il pandoro, per ovvi motivi.
e ti dirò che ho già…. l’acquolina in bocca!
Provo ad indovinare… Pandoro.
Io invece sono per il panettone rigorosamente tradizionale e fatto artigianalmente ( se possibile) altrimenti Galup o quello della Carli.
Ciao
@ Raffaele
Bravo Raffaele! Ma la mia preferenza risale a prima che scoprissi l’allergia al glutine. Ora ondeggio tra l’uno e l’altro a seconda dell’appetibilità.
A presto, Es.
@ sonia
Che incanto quella caduta di neve dolce sul pandoro! Es.
@ Sergio Baldin
Hai indovinato! Però d’accordo con te sulla compagnia, e questo vale per ogni cibo.
Un abbraccio, Ester.
@ luciabaciocchi
Al bando qualsiasi aggiunta, cara Lucia! Es.
@ marisamoles
Non avevo dubbi che Marisa sapesse i miei gusti!
Ti abbraccio, Ester.
Ps: davvero incredibile la nostra connessione temporale! Mentre tu eri sul mio blog, io ero sul tuo. Quando ci scambieremo visita non virtuale mettiamoci d’accordo sul luogo…
Arrivo in ritardo ma avevo indovinato! Anch’io propendo per il pandoro ma se il panettone è fatto artiginalmente e possibilmente senza canditi, mi piace anche quello. Però io a Natale preparo un dolce alle mandorle a forma di albero (la ricetta, se interessa, si trova sul mio blog). Anche se volessi cambiare, a casa tutti lo reclamano. Decisamente le mandorle a noi del sud (anche se vissuti sempre al nord) piacciono da morire.
Un abbraccio.
Sei di gusti prelibati, caro Raffaele. Il Galup fa parte della tradizione piemontese ed è una vera leccornia , simbolo di una città ancora benestante e assai raffinata.
Ciao, buon viaggio
Grazie, Il Galup lo conosco da quando ero piccolo ed è da sempre il mio preferito. Ultimamente ho scoperto che spesso lo fanno produrre da Balocco di Fossano, probabilmente quando hanno surplus di richieste.
Ciao