Il 9 dicembre 1991 a Maastricht il Consiglio europeo faceva nascere il Trattato sull’Unione Europea, comprendente l’introduzione della moneta unica, l’euro.
Vent’anni dopo a Bruxelles un vertice notturno per salvare l’Europa, con l’euro che sembra destinato a trascinare l’intero pianeta alla bancarotta.
Cosa è successo? Di cosa non ci siamo accorti? Perché quel soggetto che sembrava nascere sotto i migliori auspici, a vent’anni sembra già decrepito e tutti si susseguono con ricette di vario genere al suo capezzale?
O c’è una più occulta regia? A chi darebbe particolarmente fastidio un’Europa economicamente forte? O è addirittura più pericolosa un’Europa politicamente autorevole perché dotata di organismi comunitari unici e con poteri decisionali? Cosa sta succedendo nelle stanze del potere per cui lo scenario catastrofico di un’Europa in tracollo è persino più gestibile di qualcos’altro?
Cara Ester i tuoi interrogativi sono più che mai condivisibili!
Purtroppo queste cose non le stiamo leggendo in un thriller di fantapolitica, o sono noiose notizie di telegiornale, ma la realtà che ci sta toccando un pò tutti nelle nostre quotidianità e nelle prospettive da rivedere per la nostra vita e le nostre famiglie.
Non sembra poi che a gestire simili scenari ci siano figure di statisti particolarmente illuminati, che ci facciano sentire rassicurati.
Il peggio è pensare che ci sarà sempre chi continuerà a specularci sopra!
Sempre azzeccati e tempestivi i tuoi argomenti!
Ciao cara Ester, un abbraccio e l’augurio di un sereno weekend!
Cara ES, i tuoi interrogativi corrispondono a quello che si pongono le persone in questo periodo (almeno quelle coscienti!). Parlando da profana, ti dirò che ho riflettuto parecchio e sono giunta a due conclusioni:
Una, che bisognava fare un passo in più e creare gli Stati Uniti d’Europa sotto l’egida di un unico Presidente ; l’altra che in Europa sono entrati Stati che non avevano i “numeri “per farlo, determinando l’inizio dello squilibrio che nel tempo si è ingigantito. E, si sa, gli inganni prima o poi vengono smascherati. In più c’è da considerare il passaggio Lira-Euro che non è mai stato oggetto di calcoli perfetti, bensì di speculazioni.
Però, non so, rimango solo senza fiato, senza parole e con l’umore nero. Chi conosce con precisione i termini della questione ci spieghi con chiarezza questo scenario che non so fino a che punto sarà sistemato daille nostre manovre. Ho la sensazione che ci stiamo avvicinando ad un “buco nero”!
Hai perfettamente ragione ed hai centrato il problema dicendo che stiamo andando dritti dritti verso un “buco nero”.
Purtroppo, cara lettrice, nessuno può impedire tale disastro.
L’Occidente non ha nessun leader e nessuna leadership che abbia il coraggio di vedere con gli occhi della mente la realtà che sta sotto gli occhi di tutte le persone che abbiano un minimo di raziocinio.
Ed anche quando riuscissero a trovare il coraggio in qualche angolo della loro anima essi sarebbero altrettanto degli incapaci per non avere il raziocinio necessario a ragionare con la propria testa, dato che sono cresciuti e sono stati allevati con un nozionismo massiccio basato su concezioni totalmente errate concernenti il credo in un libero mercato globale fra circa 170 Paesi con costituzioni, governi, lingue, valute, sistemi fiscali, legali, amministrativi, lavorativi ed altro, diversi.
In questo credo si è trovato intrappolato l’euro, una singola moneta fra Paesi sovrani con lingue, costituzioni, economie, governi e sistemi diversi.
Il credo errato di una crescita continua per cui oggi possiamo programmare il futuro, con finanziamenti ed altri parametri economici.
La realtà evolutiva della non prevista decrescita invece sta facendo saltare tutti questi falsi credi.
Quando ci sono dei dislivelli bisognerebbe realizzare prima un livello comune per poi permettervi la circolazione di uomini e cose.
Bisognava pensarci prima. Adesso, purtroppo, è troppo tardi perchè i problemi sono colossali e resi ancorpiù tali dal considerare un peccato mortale il solo pronunciare la parola protezionismo e l’accenno agli intoccabili paradisi fiscali. Tanto ci sono sempre gli stessi poveri Cittadini della Terra che pagano il conto finale.
Ma, per confortarti, ti anticipo che sta per nascere una nuova stella. E’ la stella della consapevolezza dei Cittadini della Terra che essi sono i padroni della loro Terra ed i soli fautori del loro destino.