“In quel tempo nessun homo novus, pur illustre ed egregio, era mai stato eletto console, ma Mario per primo, con sorpresa di molti cittadini, nell’anno 647 dalla fondazione di Roma fu eletto console: così fu a capo della repubblica e le giovò.”
Sallustio, da “Bellum Iugurthinum”.
Che dire,corsi e ricorsi della storia, queste parole sembrano scritte oggi.
Un saluto Lucia
Con il tuo post mi hai ricordato Lucio Quinzio Cincinnato, chiamato piu’ volte a posare l’aratro per correre in soccorso di Roma. Compito che svolse sempre bene, per poi tornare ogni volta in campagna a zappare la terra perché schifato dalla politica romana.
Ciao
C’è qualcosa di più del tuo Ipad, caro Raffaele, per essere sempre tanto ricettivo alle connessioni. Si tratta di quel tempo che il tuo gravatar ben racconta, un tempo che trascorri volentieri con i tuoi pensieri, coltivandoli con sollecitudine come era solito fare Cincinnato con la sua terra.
A proposito di riflessioni, ho appena concluso un testo di uno scrittore che porta nel suo il tuo nome, e nel suo quello di Capri! Si tratta di Raffaele La Capria con “Capri e non più Capri”. Alcuni suoi pensieri sono vestiti della tua misura!
A presto, Ester.
Ciao Ester, che dire del Mario odierno, credevo tutto bene, ma stamattina ho letto anche altro e dedotto che nessuno arriva in alto senza aver qualcosa da farsi perdonare.
Pensiamo comunque positivo e, anche se la forma rimane comunque una forzatura rispetto al sistema della democrazia che affida certi compiti a persone elette dal popolo, auguriamoci che diventi anche un’opportunità, magari proprio per ridimensionare la rappresentanza parlamentare e soprattutto i suoi privilegi.
Un affettuoso saluto e l’augurio di una lieta settimana!
Speriamo bene………..
Ti auguro una buona giornata e un buon inizio settimana,
Luciana
I classici sono sempre attuali!
Sallustio è lo storiografo della crisi di Roma , fine indagatore delle cause della decadenza della repubblica , attualissimo nelle sue parole: dal momento che ci troviamo in mezzo ad una situazione di decadenza e di anarchia al contempo , la necessità di ricorrere ad un “soccorritore ” che salvi la “respublica” denuncia un effettivo ed insidioso pericolo. Spero che il signor Monti, a differenza del console Mario , porti le armi dell’ equilibrio e del buon senso , del confronto , dell’apertura agli efffettivi problemi della gente, adottando una prospettiva umanamente politica e poco tecnica. E comunque onore al merito a chiunque , novus o non novus avrà la capacità di afferrarci e di salvarci dal precipizio.
Ciao Es , buona settimana!
Mario Monti è un liberale e fautore della libertà di mercato. Speriamo però che nella sua mente consideri che la propria libertà finisce dove comincia quella altrui, che è il contrario di quello che si è fatto finora. E ne sappia definire i paletti di demarcazione.
Perchè la troppa libertà, diceva qualcuno che se ne intendeva nell’antica Roma, conduce alla schiavitù.
Bravissima!!!
hi!