La giornata più lunga per il premier ieri è iniziata con un numero da allarme rosso per l’intero Paese: spread a quota 500.
E all’insegna dei numeri si è aperto anche il pomeriggio: 308 voti approvano alla Camera il rendiconto generale dello Stato. E la scacchiera del premier ha mostrato impietosa l’assenza di 8 pedine.
Subito dopo è cominciata a circolare una foto: un biglietto di appunti di Berlusconi. E lì, in poche parole, c’era tutto. La sua partita e le sue mosse.
La temperatura: “-8“. La delusione: “traditori“. L’attacco: “voto“. L’orizzonte: “dimissioni“. L’obbligo: “Presidente della Repubblica“. La mossa del cavallo: “una soluzione“.
E infine la resa al Colle: “mi dimetto dopo la legge di stabilità“.
Che sia il “dopo” la sua soluzione? Davvero la partita è chiusa? O la mossa del cavallo la riaprirà?
Ps: nella giornata di oggi ricorre l’anniversario della caduta del muro di Berlino. Corsi e ricorsi storici…