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Archive for 20 ottobre 2011

Gilad Shalit poche ore dopo la liberazione

Il fatto: dopo cinque anni è stato rilasciato il soldato israeliano Gilad Shalit a fronte della liberazione/scambio di 1027 prigionieri palestinesi di Hamas.

La riflessione: colpisce questa proporzione, 1 a 1027. Forse perché tanto sproporzionata. Forse perché rimanda ad altre proporzioni, di triste memoria, il “colpirne uno per educarne cento”. Forse perché comporta un dilemma etico di non facile soluzione. Fino a che punto è giusto scambiare una vita con un’altra/altre, e chi ne decide e in base a cosa il “prezzo” di scambio? E ancora, è giusto rilasciare prigionieri già processati e condannati? E tutto ciò sarà utile al processo di pace per quei paesi o si è così innestata una spirale infinita di ricatto? E si può sostenere, senza alcun dubbio, che sia stata una vittoria dei palestinesi?

Poi c’è lui, l’unico volto visibile dello scambio, perché Shalit è il “volto” da cinque lunghi anni. E quel volto è indubbiamente cambiato, cinque anni a vent’anni sono tanti, in quelle condizioni di prigionia sono un’eternità. Ma a colpire non sono tanto i tratti bambini ormai naturalmente spariti dal suo volto, quanto quelli vecchi che si sono insinuati nei suoi occhi. Forse anche in questa perdita di sguardo trasognato sta il valore della vita a Gerusalemme.

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