“Quanto tempo è passato da quel giorno d’autunno
di un ottobre avanzato, con il cielo già bruno;
tra sessioni d’esami, giorni persi in pigrizia,
giovanili ciarpami, arrivò la notizia
Ci prese come un pugno, ci gelò di sconforto
sapere a brutto grugno: “Che” Guevara era morto
In quel giorno d’ottobre, in terra boliviana,
era tradito e perso Ernesto “Che” Guevara
Si offuscarono i libri, si rabbuiò la stanza,
perché con lui era morta la nostra speranza
Erano gli anni fatati di miti cantati e di contestazioni
Erano i giorni passati a discutere e a tessere le belle illusioni
“Che” Guevara era morto
ma ognuno lo credeva
che con noi il suo pensiero
nel mondo rimaneva“.
Francesco Guccini, da “Che Guevara”.
“Libertà va cercando….” questa famosa citazione dantesca ci richiama il valore assoluto della libertà che uomini eroici hanno compreso fino in fondo, combattendo per spianare la strada ai posteri. Non dimentichiamoci di preservare uno dei beni più preziosi di cui l’uomo possa godere , anche solo per il fatto che possiamo scambiarci riflessioni.
Ma in questi tempi alquanto “medievali” le maglie si stanno stringendo, e la “rete” in particolare spaventa. Ma qualche “pesce” che fugge dalla rete ci sarà sempre, come diceva Montale. E la libertà è salva.
A presto, Es.
Il Che e’ un mito della mia giovinezza e non solo.
A proposito, hai visto il film ” i diari della motocicletta” ?
Te lo consiglio
Ciao
Sì, che film di emozioni! Quando l’ho fatto vedere ai miei studenti hanno pianto! Penso che dovremmo ripartire da queste storie. Purtroppo quando faccio riferimenti a Sergio Leone, piuttosto che a Tex Willer vedo faccette spaurite, poi lentamente costruiamo un codice comune di valori e condividiamo un clima in cui “giochiamo” col sapere e le parole. Quando esco da scuola provo spesso una curiosa sensazione, quella di esser stata travolta da un “eccesso di vita”… A presto, Es.