Lo si prevedeva già da metà agosto, ovvero da quando, tra manovre economiche bis e quater, avevamo capito, con il corpo ancora a galleggiare e la testa già ad affondare, che l’autunno sarebbe stato caldo, pensando però alla “temperatura” economica e sociale. Chi mai avrebbe immaginato che tutto sarebbe stato “caldo”, tempo meteorologico compreso?
Allora rischi di riflettere e partorire strani pensieri, quei “2+2” che ormai fanno 6 perché l’Iva è aumentata…
E se in un globale “Truman Show” la terra stessa ci preparasse a “La vita ai tempi della crisi”? Perché le voci di spesa col freddo, si sa, aumentano, a partire dal riscaldamento che però ormai emana a iosa dalla crosta terrestre, per cui le nostre case non abbisognano più di metano, gas e risorse affini. Ora ci penserà il sole, per tutti noi che eravamo sordi alle energie alternative. Per la voce abbigliamento, la spesa “capi-spalla” (leggi piumini, cappotti, giacconi) va in pensione (almeno lei) insieme alle imbottite e alte calzature invernali. I sandali da francescani e le scarpe da schiava già raccontano, nel loro nome, di tempi più nudi e affaticati. Per il cibo poi, tutti più leggeri: vuoi mettere il risparmio sui pranzi invernali? Da abbacchi al forno e lasagne a quattro strati, agli estivi prosciutti e meloni e la caprese (così l’Unità d’Italia forse la rispetteranno tutti) e il gelato che dà la sensazione, almeno quella, di benessere.
Allora tutti contenti? Meno soldi in entrata, meno in uscita.
Ma forse non tutto torna. Siamo sicuri che anche solo l’idea di una perenne estate renda le nostre vite più felici, o anche solo un po’ più semplici? E se qualche goccia di pioggia tornasse a visitare i nostri campi assetati e dilavasse i nostri pensieri, assetando le radici e rifondando le nostre stesse idee? Sarebbe bello rivedere una terra meno desolata. Con uomini a guardare un orizzonte un po’ più terso.
Si avverte un senso di disorientamento in questo autunno caldo in cui gli alberi gemmano e le verdure fruttificano. Ricordo altri autunni caldi, una normale anomalia del clima che talvolta si è verificta. Ora è diverso, è – come ci hai presentato mirabilmente- un caldo totale e irrazionale.
C’è una legge che regola l’intero universo ma, non appena si incrina la regolarità del macrocosmo il microcosmo reagisce con squilibri fiisci, psicologici , vegetali ……politici!
Un fatto è certo : dopo il disorientamento c’è l’adattamento, l’assestamento di un nuovo equilibrio che inevitabilmente va cercato. Che sia la Natura a imporci un nuovo assetto per correggere gli sprechi esagerati e squilibrati a livello mondiale? Se è così, è bene reinventare i nostri “massimi sistemi” di vita : e ancora una volta agirà la selezione naturale!
Bellissimo il tuo post, ciao!
Bel post e belle le parole di sonia. Se non fossi certo che queste temperature anomale scombussolano completamente il ciclo della natura (alberi con i frutti e nuovi fiori contemporaneamente ed altre cose strane) vorrei che questa estate durasse fino a marzo, risparmiandoci il grande freddo, le spese del riscaldamento (l’anno scorso avevamo già acceso i termosifoni) e la spalatura della neve. Penso però che sia ora che giunga l’inverno e che tutto proceda come è sempre stato, anche se io odio il freddo !
Ciao
Ma certo che odi il freddo! Il tuo Gravatar ha i colori del sole, del mare, e la lentezza dell’estate… A presto, Es.
Qui oggi di pioggia ne è venuta tanta, anche troppa. Sono contenta per i campi, un po’ meno per la veranda allagata. 😦
Abbiamo avuto un bel settembre e un inizio ottobre anomalo ma ho l’impressione che non risparmieremo sul riscaldamento. Secondo me lo accenderanno regolarmente a metà ottobre.
Ah, dimenticavo: qui è comparsa la neve sulle montagne. Il ricordo del mare, ahimè, è ormai lontano. Vuol dire che ci consoliamo ammirando il Gravatar di Raffaele. 😉