Mezzo secolo fa, il 5 ottobre 1961, uscì nelle sale cinematografiche americane il film “Colazione da Tiffany”, divenuto leggenda per l’interpretazione di Audrey Hepburn che, con la sua bellezza elegante e filiforme racchiusa nel tubino nero di Givenchy, divenne icona internazionale di stile.
E dire che Holly, la protagonista, è una prostituta d’alto bordo che, frequentando i party più in voga, cerca un miliardario da sposare. Ma la Hepburn riesce, con grazia e leggerezza, a rendere tutt’altro che volgare il personaggio del romanzo di Truman Capote. Forse perché, col suo sguardo da cerbiatto racconta quanto Holly, nonostante tutto, sia ancora incantata dalle possibilità della vita e del cuore.
E’ impressa infatti nell’immaginario collettivo la scena iniziale del film, col taxi giallo che si ferma davanti alla gioielleria di Tiffany sulla Quinta Strada di New York e Audrey/Holly che scende con brioche e caffè in mano per fare, come un rito, colazione davanti alla vetrina di Tiffany. Incantandosi. E incantandoci. Anche dopo 50 anni.
Ps: a proposito di compleanni, buon compleanno a mia sorella Emanuela e al suo film preferito!
Buon compleaano Audrey, figura mitica della storia del cinema.
Un saluto Lucia
Benvenuta Lucia sul “mio” treno! Spero tu possa fare qui delle buone pause. A presto, Es.
L’eleganza della Hepburn mi ricorda molto l’eleganza di Jaqueline Kennedy. Altri tempi, altra classe. Ma- a parte rare eccezioni- dove è finita l’eleganza oggi? Tutto è in decadimento; anche la moda ,specchio di un modo di essere e indice di benessere o malessere eonomico, ci parla di crisi, il mercato abbonda di abiti globalizzati, di scarsa qualità, di poco prezzo, di fogge talora bizzarre e sorprendenti: l’anticlassico e l’anticlasse al contempo. Resistono negli ateliers abiti eleganti e raffinati ma destinati a pochi, comprensibilmente. In mezzo al caleidoscopico mondo della moda femminile si evidenzia al contrario la maggior serietà dell’abito maschile , meno soggetto alle follie.
Audrey si incantava davanti alle vetrine luccicanti di Tiffany sulla Quinta Avenue a New York e noi mezzo secolo dopo ancora rincorriamo il sogno di Holly di poter avere un gioiello Tiffany.
Chi di noi non ha al polso o al collo un cuore Tiffany? Quanti vorrebbero assomigliare a quell’icona di stile che è stata audrey Hepburn?
Buon compleanno”Colazione da Tiffany”!
Ps:sopra il mio letto c’é l’affiche di Audrey!
Ciascuna di noi fanciulle ha qualcosa della mitica Audrey, un tubino nero o un gioiello Tiffany, uno sguardo incantato o un sogno da realizzare. Con quell’eleganza ineguagliabile di lei, che era unica anche nel suo profondo impegno quale ambasciatrice dell’Unicef. Le foto di lei tra i bambini dimenticati del terzo mondo sembrano essere la naturale conseguenza delle scelte del cuore della Holly del film. A presto, Es.
La scena iniziale e la colonna sonora moon river riescono ancora ad emozionarmi nonostante siano trascorsi tanti anni. Gran film e che attrice Audrey.
Ciao
Ricordo quando i film li vedevo col mio papà… Alla scena finale di “Colazione da Tiffany”, tra pioggia, gatto e baci, ci si guardava ancora una volta emozionati per aver condiviso una storia, pur già vista. Come le fiabe… A presto, Es.
Che classe la Hepburn! E anche il suo personaggio, così lontano dalle moderne escort …
A presto.
Purtroppo ho letto solo il libro di Capote e devo ancora trovare il tempo per il film, colmerò presto questa gravissima lacuna! 🙂
Un saluto da Vongole & Merluzzi!
Un film incantevole con l’intramontabile Audrey e come dimenticare Gatto.. “..ma io penso che non ho il diritto di dargli un nome perché in fondo noi due non ci apparteniamo, è stato un incontro casuale. E poi non voglio possedere niente, finché non avrò trovato un posto che mi vada a genio,non so ancora dove sarà, ma so com’è. […] Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany, comprerei i mobili e darei al gatto un nome.” E’ una delle frasi che penso non dimenticherò mai in tutto il film,uno di quei film che ogni tanto viene voglia di rivedere e si sa benissimo che non stuferà mai..è intramontabile esattamente come lei. Un ottimo omaggio, Es.
Bella questa citazione, Vanessa! Anch’io trovo che Gatto sia un elemento fondamentale del tratteggio di Holly. A presto, Es.