Mezzo secolo fa, il 5 ottobre 1961, uscì nelle sale cinematografiche americane il film “Colazione da Tiffany”, divenuto leggenda per l’interpretazione di Audrey Hepburn che, con la sua bellezza elegante e filiforme racchiusa nel tubino nero di Givenchy, divenne icona internazionale di stile.
E dire che Holly, la protagonista, è una prostituta d’alto bordo che, frequentando i party più in voga, cerca un miliardario da sposare. Ma la Hepburn riesce, con grazia e leggerezza, a rendere tutt’altro che volgare il personaggio del romanzo di Truman Capote. Forse perché, col suo sguardo da cerbiatto racconta quanto Holly, nonostante tutto, sia ancora incantata dalle possibilità della vita e del cuore.
E’ impressa infatti nell’immaginario collettivo la scena iniziale del film, col taxi giallo che si ferma davanti alla gioielleria di Tiffany sulla Quinta Strada di New York e Audrey/Holly che scende con brioche e caffè in mano per fare, come un rito, colazione davanti alla vetrina di Tiffany. Incantandosi. E incantandoci. Anche dopo 50 anni.
Ps: a proposito di compleanni, buon compleanno a mia sorella Emanuela e al suo film preferito!