“Gli agnostici, che a motivo della questione su Dio non trovano pace e le persone che – colpite come vittime o semplicemente scandalizzate da casi come quello della pedofilia – soffrono a causa dei peccati commessi da uomini di Chiesa e hanno desiderio di un cuore puro, sono piu’ vicini al Regno di Dio di quanto lo siano i fedeli ‘di routine’, che nella Chiesa vedono ormai soltanto l’apparato, senza che il loro cuore sia toccato dalla fede“.
Papa Benedetto XVI nell’omelia del 25 settembre 2011 a Friburgo, davanti a 100 mila fedeli.
In un mondo in cui la “facciata” è stata eretta a sistema, sembra una picconata alla facciata stessa. Inaspettata, e spiazzante. Quindi potente.
Ritengo Il Vaticano un osservatorio attendibile e acuto, che riesce a monitorare l’andamento del mondo, auscultando i battiti del cuore umano, il ritmo delle pulsazioni, individuando le future direzioni dell’umanità; un punto di vista dall’alto dovrebbe essere garanzia di oggettività. In questo senso le parole di papa Benedetto XVI risultano un’analisi reale e razionale di un fenomeno attuale: l’uomo sempre più infarcito dai falsi valori trasmessi dai media , guidato da modelli di comportamento depistanti , dà sempre più peso all'”avere” , all'”apparire” che all'”essere”, assumendo atteggiamenti puramente formali, esclusivamente di facciata e ipocriti . Ma ,come dice M. Weber , essere implica l’essere attivo, la passività esclude l’essere. Per questo oggi la maggior parte delle persone si lasciano scorrere addosso tutto senza reagire, forse.
Già, l’azione, la nostra impronta sul mondo… E se fosse tempo di fermarci per prendere fiato dentro i nostri pensieri? Come dice il sociologo Bauman, viviamo in una società “liquida”, in cui ogni elemento cambia forma in un tempo brevissimo… Es.