“Se volete sviluppare la vostra dottrina interiore, oltre che la vostra abilità nel gioco delle bocce, evocate mentalmente lo scenario di un campo, liscio o ondulato, come usa talvolta dalle mie parti, il tiro del boccino soppesato nella mano, il colpo del polso che lo libera, il volo, il soffuso rumore dell’atterraggio, lo sbuffo del velo di sabbia che copre il terreno di gioco, i pochi centimetri di rimbalzo fino al punto di fermata. Ora state prendendo la boccia. Fatela scivolare come un’idea fissa, che avanza lenta e inesorabile verso il punto in cui deve fermarsi, oppure scegliete una traiettoria più tesa verso la boccia avversaria, mirando a rimpiazzarla con un colpo secco.“
Stefano Bartezzaghi, da “Sedia a sdraio”.
A tutti nella vita sarà capitato di giocare a bocce almeno una volta; però anche questo gioco ha subito la sorte della pista delle biglie, riducendosi a svago del “dopolavoro” nei punti di incontro di quartiere.Mi son chiesta quale sia il suo significato : la boccia che deve avvicinare il boccino bocciando le palle avversarie forse significa la competizione comune, l’arrivare alla meta facendosi largo tra la folla? In questo senso un gioco sorpassato ma di significato modernissimo.
l’ho visto in Provenza e in Costa Azzurra. Dappertutto, e mi piaceva sedermi a guardare, le vittorie, le dispute, l’abilità, gli occhi di chi gioca..
Pastis, naturalmente. A volte caffè nel pomeriggio.
Ti ci vedo… Per le sfaccettature di natura umana che si respirano su quei campi. A presto, Es.
Non ci crederai, ma in via Friuli a Cinisello Balsamo (la periferia di Milano) si giocava incredibilmente a Petanque. Un circolo ricreativo in un quartiere difficile che si era dato, imprevedibilmente alle bocce di ferro provenzali.