Il film del 1991 di Ridley Scott fu un vero manifesto di autodeterminazione per un’intera generazione di donne: non solo diventavano orgogliose di se stesse, della propria libertà e autonomia dalla parte maschile del mondo, ma soprattutto sentivano che era finito il tempo del compromesso, a costo di saltare il Gran Canyon con quell’auto-prolungamento della propria consapevolezza.
E dopo 20 anni? Che fine hanno fatto quelle due donne che decidevano, dopo una serie rocambolesca di avventure, di fuggire comunque senza arrendersi? Perché ci sembra impossibile che simili donne abbiano “partorito” le Nicole & Marysthell di questi oscuri tempi italici?
Perché la differenza è davvero abissale. Thelma, Geena Davis, si faceva sedurre dal giovane autostoppista J.D., Brad Pitt, senza averne nulla in cambio, anzi, veniva da lui derubata. E Louise, Susan Sarandon, non accettava neppure l’idea di un aiuto in sede giudiziaria da parte dell’ispettore Hal, Harvey Keitel. Al punto di tentare il tutto per tutto con quel salto della vecchia Ford Thunderbird oltre il possibile, sul cui fermo immagine si concludeva il film.
Erano solo delle ingenue casalinghe disperate Thelma & Louise? Così apparentemente poco seduttive con quei jeans maschili, affannate e sudate. Eppure, c’era qualcosa nel loro sguardo sfrontato e trasparente che raccontava di sogni in cui credevano, nonostante tutto.
Certo, le “fanciulle” del film italico che va invece sgranandosi sotto i nostri occhi oggi sono sicuramente più “in fiore” di Thelma & Louise, sicuramente più patinate, più eleganti, e più finte. E proprio per questo molto meno “donne” di Thelma & Louise.
Meno donne le italiche contemporanee forse perchè più rassegnate? Ritengo che Thelma e Louise colpiscano ancora nel loro profilo a venti anni di distanza per l’ostinata ricerca di libertà incarnata dal viaggio che affrontano in modo spudorato, come protesta e ribellione nei confronti di una vita deludente. Hanno comunque sempre ragione i Pooh quando inneggiano alla bellezza e alla forza del gentil sesso:
” Che belle che sono le donne italiane!
coraggiose e romantiche,
su schermi giganti
o acqua e sapone,
delicate e fortissime…….
uno dei più bei film che abbia mai visto, cara Es. Secondo me prima o poi ogni donna decide di punto in bianco di svoltare bruscamente nella sua vita, bisogna solo aspettare, il momento arriverà.
E’ così semplice svoltare? Che cosa fa decidere per un cambiamento? La forza rivoluzionaria connaturata alla natura umana non è inversamente proporzionale all’età? Penso che viviamo tempi davvero bui, a tal punto senza luce che abbiamo perso di vista l’orizzonte. E vederlo è sempre una bella sfida per ogni nostro umano e incerto passo. Un abbraccio, Es.