Oggi, alla Mostra del cinema di Venezia, Leone d’oro alla carriera a Marco Bellocchio, il regista di film quali “Nel nome del padre”, “L’ora di religione”, “Buongiorno, notte”.
Il premio gli sarà consegnato da Bernardo Bertolucci, Oscar per “L’ultimo imperatore”, che ha ricevuto a sua volta la Palma d’oro alla carriera all’ultimo festival di Cannes. ”Mi onora e mi commuove che sia Bernardo Bertolucci a consegnarmi il Leone – ha dichiarato Marco Bellocchio – Pur percorrendo strade diverse, c’è sempre stata tra noi due reciproca attenzione e stima. E affetto”.
Proprio il film “Buongiorno, notte” viene trasmesso, quale omaggio al regista premiato, in prima serata su Rai Movie, un’occasione per tornare a riflettere su una vicenda ancora buia per il nostro Paese, il sequestro Moro con il suo tragico epilogo. Ma più che sui risvolti politici, Bellocchio indaga, aiutato da un Roberto Herlitzka in stato di grazia, su quelli psicologici, compiendo un’indagine approfondita sull’animo umano e le sue pieghe. Con l’eco continua del verso di Emily Dickinson che dà il titolo al film: “Good Morning, Midnight / I’m coming home“. Quel ritorno a casa che, attraverso un’alba di chiaroscuri, viene oniricamente rappresentato dai passi dello statista.
Rivedendo “Buongiorno , notte” vengo colpita molto dalla figura dello statista cosi’ come viene interpretata da un attore che ha saputo entrare nelle corde più intime di A. Moro, cogliendo in pieno la sua umiltà intellettuale, la sua fede cristiana e politica, lo spessore morale, i suoi convincimenti più profondi, persino il rispetto dei suoi killer. Un uomo interpretato nella sua grandezza e nella sua fragilità di fronte al nemico. Fanno meditare , inoltre, alcuni fotogrammi ,documenti dell’epoca, che ritraggono le figure dei politici schierati in segno di onore durante le esequie. Molti volti nella loro impassibilità nascondono la verità : “quale, però”? Ci chiediamo da quel tempo, da quel momento in cui la politica ha cambiato la sua conduzione , le sue regole, i suoi giochi.
Curioso che due film “politici” come “Silvio, forever” e “Buongiorno, notte”, con le evidenti differenze, raccontino entrambi le spire stringenti di certi sogni legati al potere. Es.