Da tempo cerco le mitiche piste per biglie. Con scarso esito. Quest’anno addirittura nullo.
Non un lembo di spiaggia con quelle curve che avevano per ampiezza e profondità il lato B di chi si prestava, gambe all’aria, ad essere trascinato sulla sabbia, e per forma la fantasia di chi trascinava.
Quando la fine del percorso, a discrezione dell'”artista”, si congiungeva con l’inizio, la pista era pronta, e non restava che rendere la stessa colorata con le biglie-palline. Ciascuno possedeva il suo “bolide”, con annesso metodo di “guida” e astuzie per superare l’avversario.
Ma che fine hanno fatto quelle meravigliose piste?
Mi sono interrogata sulle ragioni del loro estinguersi, perché, a parte qualche isolato nostalgico o qualche concorso amarcord, le piste sono state proprio ritirate nel cassetto dei ricordi.
Sarà che la sabbia non è più quella di un tempo, ma terra compressa poco adatta all’uopo. Sarà che i bambini sono ormai organizzati/intruppati in una serie di giochi da spiaggia, con casette e animatore compreso. Sarà che con il clima torrido trovare volontari per ustionare il proprio lato B sulla sabbia per un banale circuito da biglie fa ridere persino il ragazzino più ingenuo e timido.
Sarà che gli adulti , quelli che a noi insegnavano questi giochi fatti di niente, non ci sono più. E gli adulti di adesso, cioè noi, siamo già pieni di tutto, ma forse più pronti a niente.
PS: Se qualche “viaggiatore” di espress451 avvistasse su qualche spiaggia le mitiche piste segnali l’evento. Per far prendere aria alla nostra memoria.