“Nei primi giorni d’estate, Agostino e sua madre uscivano tutte le mattine sul mare in pattino. Le prime volte, la madre aveva fatto venire anche un marinaio, ma Agostino aveva mostrato per così chiari segni che la presenza dell’uomo l’annoiava, che da allora i remi furono affidati a lui. Egli remava con un piacere profondo su quel mare calmo e diafano del primo mattino e la madre, seduta di fronte a lui, gli discorreva pianamente, lieta e serena come il mare e il cielo, proprio come se lui fosse stato un uomo e non un ragazzo di tredici anni.”
“Agostino” di Alberto Moravia
Leggendo Il testo di Moravia mi resi conto quanto sia delicata l’adolescdenza e quanto siano a rischio fanciulli efanciulle se non vengono seguiti ed amati da persone affibdabili nell’età del cambiamento,da genitori consapevoli, attenti e maturi. Mi rendo conto quanto sia bruciata la giobventù che abbiamo attorno , propriopetrchè manca un punto di riferimento importante , una guida forte nell’epoca delle scoperte, delle esperienze affettive. Questi giovani hanno biosogno di amore , altrimenti vanno alla deriva…Di qui l’alcool, la droga, i giochi pericoiosi che mettono a repentaglio la loro preziosa vita. Chi riuscirà a salvarli?
Spesso sono i piccoli a salvare noi… Es.