“Io sono una Maga delle spezie.
So usare anche il resto. Minerali, metallo, terra, e sabbia, e pietra. Le gemme splendenti di luce fredda e limpida. I liquidi che ti accendono gli occhi di bagliori variopinti finché non riesci più a vedere altro. Ho imparato tutto sull’isola.
Ma la mia passione sono le spezie.”
“La Maga delle spezie” di Chitra Banieriee Divakaruni.
Che magia le spezie! Contengono il potere arcano delle terre di provenienza.. il gustare in qualche cibo l’aroma del pepe o della cannella o del cinnamomo o della maggiorana o del basilico etc….significa indirizzarsi in una sorta di fusione estatica, verso qualche luogo esotico, verso qualche isola orientale e pare quasi di raggiungere una dimensione di calma, di tranquillità, di pace, di sogno……
E poi le spezie hanno poteri terapeutici…..
Uno dei miei luoghi dell’anima è una “via delle spezie”. Si trova nel borgo vecchio di Hyeres, in Provenza, ed è una stradina in salita i cui protagonisti sono i colori prepotenti e gli aromi forti delle spezie. Un luogo davvero magico… Es.
Ho cliccato su “Articolo casuale” e mi hanno mandata qua. Pensando alle spezie mi viene in mente un bellissimo romanzo di Laura Esquivel “Dolce come il cioccolato”. Lo conosci? Bellissimo. Se poi penso al cioccolato (e alle spezie) la memoria mi riporta al film “Chocolat”. Oggi il cioccolato mi perseguita: sarà perché non lo posso mangiare?
E poi si chiama “articolo casuale”?!… A proposito di “coincidenze”, preparati ad una dose di teobroma, e non dico altro… Ho letto anni fa il romanzo della Esquivel e ne ho visto poi la buona trasposizione cinematografica che ne ha fatto il marito regista. Ricordo ancora la mia voglia di cucinare i piatti del libro e poi l’impossibilità nel realizzarli perché tutto era esagerato. Da lì è nata una mia parte di biblioteca, quella “da bistrot”, formata da romanzi che hanno a che fare col cibo e relative ricette. Tra questi anche “Chocolat” (ben reso anche il film). Il cioccolato, di cui io non sono molto golosa, mi riporta però a mia mamma Marisa che lo adorava. Come spesso penso, cara Marisa, la “casualità” non è poi così casuale, e che mi arrivi un saluto cioccolatoso da parte di Marisa… sì, mi pone in profondo contatto con qualcuno di molto amato…
Un abbraccio, Ester.
Ora capisco! Un saluto dalla mamma, e uno dal papà… che dolcissima coincidenza!
Cara Ester,
leggendo la tua replica mi sono davvero commossa. Io ho visto prima il film “Come l’acqua per il cioccolato”, e poi ho letto il libro. Curiosamente, me lo sono fatto imprestare, dico “curiosamente” perché io ci tengo ad averli i libri, devono essere miei, pronti ad essere “posseduti” , letti e riletti ogni volta che ne ho voglia. O magari rimangono là, sullo scaffale, mai più letti ma nemmeno mai dimenticati. Devo sapere che ci sono e basta. Eppure questo libro l’ho chiesto in prestito e non so perché. Visto che mi ha letteralmente conquistata, volevo comprarlo. Anzi, l’ho acquistato ma poi l’ho regalato alla mia amica Rossana (quella che è “sgusciata”, per intenderci) perché un libro così speciale era fatto per lei, persona altrettanto speciale. Credo di non aver mai saputo se le fosse piaciuto o meno.
Anche il film “Dolce come il cioccolato” per me ha un significato speciale. Ma preferisco raccontartelo in privato. Ti scriverò una mail.
Felice di condividere la passione per il cioccolato con mamma Marisa.
Un abbraccio.