“In limine” di Giuseppe Penone (2011)
Un colpo d’occhio immediato. La prima volta che ho incontrato questa scultura stavo guidando, e vidi sfilare al mio fianco un albero a radici in su! Sono tornata indietro, scoprendo che il marmo di Carrara è la radice perenne di questo tiglio.
Una soglia tra passato e futuro all’ingresso della GAM (Galleria Arte Moderna) di Torino, commissionata dalla Fondazione De Fornaris in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’artista torinese descrive così la sua opera: “Si configura come una soglia. Essa nasce con l’intenzione di creare un segno che indichi il passaggio dalla spazialità della città alla spazialità sacrale del museo, nelle cui opere risiedono valori e significati che motivano la nostra esistenza. Ogni volta che si varca la sua porta ritroviamo il passato e ci proiettiamo nel futuro.”
E’ proprio bella l’idea di segnare un passaggio, di essere “in limine”. Come l’inizio dell’omonima poesia di Montale: “Godi se il vento ch’entra nel pomario / vi rimena l’ondata della vita.”
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