Bentornato lordbad! Beato l’Operaio, come dici tu, ma non un Presidente Operaio, bensì tutti gli operai che al mattino si alzano davvero presto quando non chiudono il turno della notte, quegli uomini (e donne) che conoscono la fatica
dell’ “opera”… E dire che di questi tempi si sente anche dire, “ma a cosa serve la festa del lavoro?”!
Presto torno a farmi “vongola” sul vostro “banco” per scoprire le vostre ultime “offerte”. Buon lavoro, Es.
..e ognuno ha il proprio, chi insegna, chi predica, chi costruisce, chi pulisce, chi in teoria dovrebbe portare avanti un paese, e in fine ma non meno importante chi studia=)
per te mia cara Es che insegni, ma ispiri e trasmetti soprattutto.
Gioia mi danno le tue parole, e mi ricordano quelle di qualcuno a me molto caro che spesso mi ricorda, con tenero affetto, chi sono e cosa faccio. Affinché non mi perda di vista. Come fai tu, mia cara Elena… A presto, Es.
Grazie Es per il tuo treno che ci conduce in mezzo ad un mondo ricco , fantastico e problematico. un viaggio bellissimo!
Il lavoro è il fattore plasmante della società, la base del progresso, è la dignità dell’uomo che diventa libero grazie alla sua fatica quotidiana. Ogni lavoro, anche il più umile, è dignitoso. Svolgere bene il proprio lavoro significa contribuire al buon funzionamento della società, al mantenimento del suo equilibrio. Di fronte al primo articolo della Costituzione si pensa con amarezza profonda al grande problema della disoccupazione giovanile e alla perdita continua di posti anche nella fascia sociale adulta, situazione che riflette una crisi mondiale che sta alterando i vecchi equilibri, sociali, economici, demografici.
Un uomo senza lavoro è un uomo senza futuro. Quale il futuro del nostro bel Paese?
Concordo con il post! E mi piace!
Oggi (e non solo oggi…) occorre riscoprire la dimensione dell’essere umano quale essere operaio, ed operante! Beato sia allora l’Operaio…
Spero avrai modo di ricambiare la visita sul blog Vongole & Merluzzi dove si parla proprio di questo..
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/05/01/beato-sia-loperaio/
Bentornato lordbad! Beato l’Operaio, come dici tu, ma non un Presidente Operaio, bensì tutti gli operai che al mattino si alzano davvero presto quando non chiudono il turno della notte, quegli uomini (e donne) che conoscono la fatica
dell’ “opera”… E dire che di questi tempi si sente anche dire, “ma a cosa serve la festa del lavoro?”!
Presto torno a farmi “vongola” sul vostro “banco” per scoprire le vostre ultime “offerte”. Buon lavoro, Es.
..e ognuno ha il proprio, chi insegna, chi predica, chi costruisce, chi pulisce, chi in teoria dovrebbe portare avanti un paese, e in fine ma non meno importante chi studia=)
per te mia cara Es che insegni, ma ispiri e trasmetti soprattutto.
Gioia mi danno le tue parole, e mi ricordano quelle di qualcuno a me molto caro che spesso mi ricorda, con tenero affetto, chi sono e cosa faccio. Affinché non mi perda di vista. Come fai tu, mia cara Elena… A presto, Es.
Grazie Es per il tuo treno che ci conduce in mezzo ad un mondo ricco , fantastico e problematico. un viaggio bellissimo!
Il lavoro è il fattore plasmante della società, la base del progresso, è la dignità dell’uomo che diventa libero grazie alla sua fatica quotidiana. Ogni lavoro, anche il più umile, è dignitoso. Svolgere bene il proprio lavoro significa contribuire al buon funzionamento della società, al mantenimento del suo equilibrio. Di fronte al primo articolo della Costituzione si pensa con amarezza profonda al grande problema della disoccupazione giovanile e alla perdita continua di posti anche nella fascia sociale adulta, situazione che riflette una crisi mondiale che sta alterando i vecchi equilibri, sociali, economici, demografici.
Un uomo senza lavoro è un uomo senza futuro. Quale il futuro del nostro bel Paese?