IL LIBRO
“La delicatezza” di David Foenkinos (2010 – edizioni e/o)
E’ una qualità che abbiamo dimenticato, forse per la sua insita fragilità. Eppure a volte la delicatezza diventa protagonista inaspettata, scardinando vite che sembrano ormai definitivamente decise. E’ un libro in cui un capitolo può semplicemente riportare una battuta di un film, o una definizione del vocabolario, o gli ingredienti di una ricetta, o la posologia di un medicinale. E nulla è per caso. Perché Nathalie, la protagonista, è una donna che viene sorpresa. Perché Markus è l’uomo che la sorprende, perché come dice l’autore “quella donna gli aveva amputato il sonno”. Certi passaggi sono un esercizio alla riflessione (“All’inizio di un rapporto si potrebbe quasi analizzare ogni bacio. Tutto si staglia perfettamente in una memoria che progredisce lenta nella confusione della ripetizione”), altri sono un invito lieve a lasciarsi andare (“Nathalie cominciò a baciarlo con foga. Un lungo e intenso bacio, di un’intensità adolescenziale”), altri ancora uno dei quesiti banali ma non troppo che ci si pone in certe situazioni (“che si fa quando una bella donna ti bacia senza una parola di spiegazione?”).
Da gustare lentamente, perché i toni della leggerezza rendono questo libro un assaggio di primavera. E di delicatezza.