“ESpress 451” è un treno che viaggia attraverso le storie, per trasmetterle e condividerle. Come gli uomini-libro del bosco lungo la ferrovia in “Fahrenheit 451”. Nel romanzo (1953) di Ray Bradbury (reso magistralmente nel film di Francois Truffaut del 1966) il libro resta lo strumento di un mondo di profonda comunicazione tra le persone e di una rigenerante vita immaginaria. Ricordare i libri a memoria è il tentativo di farsi custodi dell’umana conoscenza.
Ma “ESpress 451” è anche la “stampa” (press), il giornale, di ES, che è sì la forma abbreviata del mio nome, ma pure l’istanza psichica dell’inconscio, ES, come fu coniata da Freud. Quindi le parole di questo blog sono i passi di un viaggio in quelle aree di pensiero da tutti noi sempre meno esplorate. “Perché non c’è tempo”, o meglio perché non è una qualunque passeggiata fermarsi a riflettere sui propri pensieri, scendendo giù, nelle nostre falde acquifere. Mi torna in mente Antonio Tabucchi quando dice: “E ho pensato alla vita, che è surrettizia, e che raramente mostra in superficie le sue ragioni, e invece il suo vero pensiero avviene in profondità, come un fiume carsico”. Quel fiume sotterraneo in cui tanto di noi rimane nascosto. Sorprendendoci quando viene alla luce, perché alcune risposte erano solo nascoste. In attesa. Come in una stazione.
Nelle categorie le mie “conserve”, di libri, film, arte, musica, versi, luoghi, in cui affondo il “cucchiaio”, saziandomi di cose belle. Semplicemente. Condividere il gusto del cibo con altri rende la mia tavola più ricca. Sempre.
si prospetta una primavera a 451 fahrenheit
Spero di mantenere il blog alla “giusta” temperatura… Es.
Lei ha una passione per tutto ciò che di bello c’è al mondo…senza pessimismo.Ecco volevo solo dirglielo.
Grazie! Ottimo lo spunto per una riflessione da “espress451”: in base a quali canoni “il bello” lo consideriamo tale? Quanto spesso etica ed estetica vanno a spasso insieme? Es.
Si, l’etica molto spesso è accompagnata dall’estetica,ma secondo me ognuno di noi dovrebbe riflettere sulla propria etica e i propri principi…proprio come fai tu Es.
Ci provo, almeno… Fin da bambina mi incantavo sulle cose belle, portando a passeggio i miei pensieri. Ma ancor più “perdevo” il mio tempo (già allora…) a fare il “girotondo” delle cose, per vedere i lati più nascosti, che sono spesso i più sorprendenti. Ecco, lì sento di imparare qualcosa, e come dice, con sguardo illuminato, una mia allieva, “si sente la vita scorrere dentro quando si impara qualcosa di nuovo”. E mentre lo dice, in quel momento sono io sua allieva, e la vita scorre dentro più potente…
Wow…questa sua allieva di sicuro non è nella 2A..continui a godersi ogni singolo memento della sua vita..e faccia ancora adesso il “girotondo” perché dentro ognuno di noi c’è sempre un bambino o una bambina..